Tu sei qui: Politica«Se voto andrà “male” agiremo»: bufera in Italia dopo parole di Ursula von der Leyen. I chiarimenti della Commissione Europea
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 23 settembre 2022 15:23:27
«Ci sono preoccupazioni a proposito delle imminenti elezioni italiane, considerando che molti politici hanno avuto rapporti con Putin?». La risposta a questa domanda ha scatenato una querelle in Italia, a pochi giorni dal voto.
È stata posta da uno studente alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ospite dell'Università di Princeton negli Stati Uniti.
E lei ha risposto così: «La democrazia ha bisogno di ognuno di noi. Si tratta di un costante ‘work in progress' che non si può mai considerare terminato e non è mai al sicuro. Vedremo i risultati del voto, si sono appena svolte elezioni anche in Svezia (con la vittoria della destra, ndr). Il mio approccio è che lavoreremo insieme a qualsiasi governo democratico che voglia collaborare con noi. Se le cose andranno in una direzione difficoltosa - ho già parlato di Polonia e Ungheria -, abbiamo gli strumenti per agire».
A esprimersi per primo, in merito, è stato Matteo Salvini, che a ‘Mattino 5' ha commentato: «Si tratta di una squallida minaccia, un'invasione di campo non richiesta. La signora presidente della commissione Ue rappresenta tutti gli europei, tutti gli italiani, il suo stipendio è pagato da tutti noi».
«L'Italia è Stato fondatore dell'Ue - gli ha fatto eco il vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli - e nessuno, ripeto, nessuno può mettere in discussione il risultato di libere elezioni».
Più pacato Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, a margine di un incontro elettorale a Napoli: «Le cose andranno bene. Non serve usare questo linguaggio. L'Italia è un Paese democratico, libero, che crede nei valori dell'Unione Europea. Siamo europeisti convinti, siamo dalla parte dell'occidente e lo siamo sempre stati».
«Sono sicuro che Von der Leyen chiarirà perché la sua frase si presta ad ambiguità, ma vorrei ricordare che lei è espressione del Partito popolare europeo di Berlusconi e Tajani, non è una pericolosa comunista», ha detto invece Enrico Letta alla trasmissione ‘L'aria che tira' su La7.
Dopo la bufera è intervenuto il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles: «È assolutamente chiaro che la presidente non è intervenuta nelle elezioni italiane: quando ha parlato degli strumenti a disposizione per intervenire nel caso in cui le cose prendano una direzione indesiderata ha fatto riferimento a procedure in corso in altri Paesi dell'Ue, e dunque stava evidenziando il ruolo della Commissione come guardiana dei trattati, in particolare nel campo del rispetto dello Stato di diritto».
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