Tu sei qui: PoliticaConsiglio Comunale su Fondazione Ravello: Sindaco chiede azzeramento rappresentanze del Comune. Approvato regolamento
Inserito da (redazionelda), domenica 25 settembre 2016 17:26:23
Consiglio Comunale di Ravello partecipato quello di ieri all'auditorium di Villa Rufolo con all'ordine del giorno due temi: Fondazione Ravello e Strada provinciale Ravello-Chiunzi.
Mozione d'ordine della maggioranza che chiede di invertire i punti all'ordine del giorno e di discutere prima l'ultimo punto (strada) e poi il precedente. Contrarie le minoranze. La mozione viene votata a maggioranza.
Un consiglio comunale congiunto tra i comuni di Ravello, Scala e Tramonti per denunciare la condizione insostenibile in cui versa la Strada Provinciale 1 Ravello-Chiunzi. E' questa l'iniziativa immaginata, alla presenza del sindaco di Scala Luigi Mansi, nelle vesti di presidente della Comunità Montana e del vicesindaco di Tramonti Mimmo Amatruda. Singolare e provocatoria l'idea di celebrare l'assise fra i tre comuni proprio sul luogo delle colate di fango che intralciano l'arteria, vitale per i flussi turistico-commerciali verso Ravello, chiusa (e abbandonata) al traffico da ben quattro anni ormai. In caso di condizioni meteo avverse o altre impossibilità, la speciale adunanza si celebrerà all'interno dell'Auditorium di Ravello.
A relazionare all'auditorium di Villa Rufolo, il presidente Mansi che ha informato i presenti sullo stato dell'arte circa il reperimento delle somme necessarie per la realizzazione del grande progetto da 5,2 milioni di bonifica del fronte montano che ad ogni acquazzone vomita fango e lapilli.
ARGOMENTO FONDAZIONE Il Gruppo di Maggioranza ha sviscerato, nei limiti della conoscenza degli atti, la gestione della Fondazione Ravello nell'anno in corso. Per il sindaco Di Salvatore Di Martino, il vicesindaco Salvatore Ulisse Di Palma e il capogruppo consiliare Dario Cantarella la gestione è stata eufemisticamente "fallimentare".
Le decisioni assunte con la sola opposizione dei due consiglieri di minoranza di Insieme per Ravello, Gianluca Mansi e Paolo Vuilleumier (l'ex sindaco coinvolto direttamente nella gestione quale componete il CdI) sono state, prima di tutto, la richiesta politica di dimissioni di tutti i membri della governance della Fondazione, per consentire ai Soci della Fondazione (MIBACT, Regione Campania, Provincia di Salerno e Comune di Ravello) di avviare da subito un richiesto tavolo di confronto al fine di operare il rilancio della Fondazione Ravello. Letta una bozza di regolamento per l'approvazione di un disciplinare per la designazione, il controllo e la revoca dei rappresentanti dell'Amministrazione di Ravello negli organismi partecipati dal Comune, anche in ossequio ai dettati del vigente Statuto Comunale. Il consigliere di minoranza di Ravello nel Cuore, Nicola Amato, chiede di apportare alcune modifiche alla bozza annunciando voto favorevole.
Poi l'individuazione di alcuni Consiglieri, anche di minoranza, per operare da subito una "dovuta diligenza" sulla gestione della Fondazione, al fine di evitare una individuale e dispersiva azione ispettiva e ricognitiva di ciascun Consigliere, come pure la legge consentirebbe.
L'ex sindaco Vuillemieur stigmatizza la contraddizione che l'Amministrazione Di Martino porta con sè in questa vicenda ricordando come, sia durante l'amministrazione Imperato che la sua precedente, i membri designati dal Comune siano rimasti in carica nonostante il cambio di governo. Il capogruppo di Insieme per Ravello ha rammentato che fu proprio la sua maggioranza ad aver portato in Consiglio comunale la modifica del regolamento per dare la possibilità anche alle minoranze di entrare nel CdI vedendo voto contrario sia di Campana che RnC.
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