Tu sei qui: PoliticaConcessioni demaniali, Piero De Luca: «Intervenire quanto prima per dare certezze al settore»
Inserito da (Redazione LdA), martedì 21 dicembre 2021 11:02:40
Nel 2020 il Decreto Rilancio (governo Conte) prorogava per altri 13 anni, ossia fino al 2033, le concessioni demaniali marittime in Italia, in violazione della tanto contestata (da balneari e ambulanti italiani) direttiva Bolkestein.
La sentenza in questione, già nel 2016, aveva detto che la proroga delle concessioni agli stabilimenti balneari viola le norme Ue sulla concorrenza, precisando che il rilascio delle autorizzazioni per lo sfruttamento economico delle spiagge «deve essere oggetto a una procedura di selezione tra i potenziali candidati, che deve presentare tutte le garanzie di imparzialità e trasparenza, in particolare un'adeguata pubblicità».
Per evitare la "messa in mora", l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, il 9 novembre scorso, ha però deciso di allinearsi alla direttiva europea azzerando le concessioni balneari.
Ma, al contempo, ha concesso una proroga fino al dicembre 2023 delle concessioni balneari, con l'obiettivo di «evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere». Dopodiché bisognerà indire la gara.
A esprimersi in merito a ciò l'On. Piero De Luca, nel corso di un incontro organizzato dalla Cna Campania sul tema "Quale futuro per i concessionari demaniali".
«È giunto il momento di affrontare in modo organico e coerente questa tematica, senza cedere più a demagogia o propaganda. L'obiettivo è quello di adottare quanto prima una normativa che consenta di avviare le procedure di evidenza pubblica per il rinnovo dell'affidamento delle concessioni balneari, al fine di dare certezza e sicurezza giuridica agli operatori di un settore strategico per l'economia e l'occupazione di tutto il Paese, tutelandone anche il legittimo affidamento maturato e gli investimenti fatti negli anni», ha dichiarato il Vicecapogruppo Dem alla Camera dei Deputati.
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