Tu sei qui: PoliticaCaivano, la premier saluta De Luca: «Presidente, quella stronza della Meloni. Come sta?»
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 28 maggio 2024 18:10:09
«Presidente De Luca, quella stronza della Meloni. Come sta?». Così, oggi, Giorgia Meloni si è rivolta a Vincenzo De Luca, prima di stringergli la mano durante l'inaugurazione del centro sportivo a Caivano.
L'espressione poco lusinghiera con cui si è presentata non è casuale. Qualche mese fa, durante una manifestazione contro l'autonomia differenziata, De Luca aveva attaccato la premier che lo aveva invitato a lavorare invece di manifestare, dicendo: "Lavora tu, stronza".
Oggi, dunque, Meloni si è presa una sorta di rivincita. De Luca è rimasto impassibile e, senza battere ciglio, ha salutato la premier con un "Benvenuta".
È la seconda volta che la premier si reca a Caivano, dopo gli eventi drammatici rivelati dalla Procura nel settembre 2023, riguardanti le violenze subite da due ragazze minorenni da parte di un gruppo di giovani. Durante la sua prima visita, Meloni aveva promesso di riportare la presenza dello Stato a Caivano, impegnandosi a completare il centro sportivo entro maggio 2024.
Oggi, la premier ha mantenuto la sua promessa, partecipando alla cerimonia di inaugurazione del centro sportivo, che sarà gestito dal gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia.
«Ringrazio tutte le persone - ha detto - che hanno dato un contributo di buona volontà per questa scommessa che avevamo fatto e, in particolare, voglio ringraziare Padre Maurizio Patriciello, perché senza la sua determinazione tutto questo non sarebbe iniziato. Questa è una di quelle giornate in cui i sacrifici che fai e l'ansia che a volte ti prende assumono un senso. Aver mantenuto questo impegno è la dimostrazione che lo Stato c'è. Noi siamo partiti dall'orrore di una violenza su due bambine a cui è stato strappato tutto e dal fallimento dello Stato. Quel giorno Padre Maurizio mi disse "Vieni qui a vedere con i tuoi occhi" e io sono venuta, perché credo una politica seria debba tentare almeno di mettere la faccia dove le cose sono difficili. Lo Stato non si può permettere tolleranza nei confronti delle zone franche. Per questo abbiamo voluto dimostrare che le cose possono cambiare, che l'abbandono e il degrado non sono un destino, ma una scelta».
Quindi, ha elencato le cose fatte e i progetti in cantiere: «Abbiamo riportato lo Stato a Caivano, abbiamo detto alle persone perbene che devono fidarsi delle Istituzioni, abbiamo effettuato controlli straordinari contro lo spaccio e la criminalità, abbiamo ripristinato le cose più banali: il parco giochi, l'asilo comunale, assistenti sociali, più docenti nelle scuole e questo centro sportivo. Quando siamo arrivati qui c'era solo degrado, oggi invece vi si potranno praticare più di 40 discipline sportive: già da domani inizieranno gli open day e il 10 giugno il campo estivo per bambini. Ma non è tutto: perché qui sorgeranno un nuovo teatro da 500 posti e un anfiteatro esterno da 1000 posti, che faranno parte di un grande polo dello sport, della cultura e dell'arte, che noi abbiamo scelto di dedicare a Pino Daniele, la cui eredità musicale mi piace pensare possa camminare sulle gambe dei bambini del Piccolo Coro di Caivano. Il lavoro che stiamo facendo non finisce oggi, sono molti altri gli interventi in via di realizzazione sul territorio, come il Polo universitario di Caivano, un campus di 8300 metri quadri che ospiterà diversi corsi di laurea».
Per finire, un riferimento al governatore campano: «Voglio dire, senza polemica, al presidente De Luca, che ieri parlava di questa giornata come una passeggiata del governo, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremo sicuramente una politica più rispettata da parte dei nostri cittadini».
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