Tu sei qui: PoliticaASCCCA, Filomena Avagliano (Cava de’ Tirreni): «Un appello ai Sindaci della Costa d'Amalfi a rompere il conformismo»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 6 giugno 2025 09:06:54
Come è ormai noto, il 3 giugno nel Consiglio Comunale di Cava de' Tirreni la modifica allo Statuto e la ratifica dell'adeguamento dell'Atto Costitutivo dell'Azienda Speciale Consortile Cava-Costiera per i Servizi Sociali sono state respinte con 12 voti contrari e 11 favorevoli. Filomena Avagliano, Consigliera comunale di Cava de' Tirreni ed ex Presidente della Commissione Pari Opportunità, si rivolge direttamente al Sindaco Vincenzo Servalli, ai membri della maggioranza consiliare e a coloro che, secondo lei, stanno cercando di offuscare la chiarezza del suo voto contrario sull'Azienda Consortile per i Servizi Sociali. Nel suo intervento, Avagliano esprime una critica forte nei confronti di un progetto che considera incompleto e privo di visione strategica, denunciando le contraddizioni politiche all'interno della maggioranza, in particolare riguardo la presenza di esponenti di Forza Italia. Lamenta anche l'assenza di un confronto democratico sui temi fondamentali dei servizi sociali. Avagliano si rivolge, infine, ai Sindaci della Costa d'Amalfi, criticando il loro silenzio e il sostegno a scelte che ritiene prive di chiarezza e progettualità, invitandoli a rompere il conformismo e a mettere al centro la dignità della buona politica. Con un appello alla trasparenza, alla coerenza e alla dignità della buona politica, l'esponente del PD propone una chiara assunzione di responsabilità e un rinnovamento nelle cariche dell'Azienda Speciale per i Servizi Sociali.
Di seguito il testo integrale.
Al Sindaco Vincenzo Servalli, ai membri della maggioranza consiliare, e a quanti cercano di offuscare la chiarezza del mio voto contrario sull'Azienda Consortile per i Servizi Sociali
Signor Sindaco, le scuse indirizzate solo ora ai sindaci del territorio, dopo oltre sedici mesi di segnalazioni pubbliche e formali sulle criticità del progetto relativo ai servizi sociali, rischiano di apparire non come un'autentica assunzione di responsabilità politica, ma come un tentativo tardivo di deresponsabilizzazione, utile forse a tamponare una crisi che è ormai politica e strutturale.
La realtà, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti: quella che era nata come una coalizione di centrosinistra, con l'ambizione di rappresentare istanze di progresso, solidarietà e giustizia sociale, si presenta oggi profondamente snaturata. All'interno della maggioranza, infatti, siedono esponenti che, pur avendo formalmente aderito a Forza Italia - partito di opposizione sia a livello nazionale che locale — continuano a detenere ruoli fondamentali nell'assetto dell'amministrazione: la Presidenza del Consiglio Comunale, un assessorato chiave come quello alle Politiche Sociali e due seggi consiliari. Una contraddizione palese, che mina l'etica pubblica e offende il mandato elettorale ricevuto, rendendo ambigua ogni scelta amministrativa e politica.
In questo contesto, la mia opposizione a uno statuto incompleto, privo di una visione strategica e carente sul piano giuridico, è stata non solo coerente con le posizioni sempre espresse, ma necessaria. Un atto di responsabilità verso la cittadinanza tutta, in particolare verso le fasce più deboli, che meritano un sistema di welfare realmente pubblico, trasparente e fondato su principi di uguaglianza e giustizia. Dispiace constatare che l'Assessore alle Politiche Sociali, Giovanni Del Vecchio, abbia scelto di non partecipare alla Commissione dedicata a questo tema cruciale, evitando il confronto e lasciando irrisolte molte delle questioni poste in sede istituzionale e politica. Non si può pretendere che un voto sia dato "per fiducia" su atti non condivisi, né discussi in modo democratico. La fiducia, in politica, si conquista attraverso la trasparenza, la partecipazione e la coerenza.
Suscita stupore e amarezza che si scelga oggi di accusare chi ha espresso un voto limpido e motivato, mentre si tace sul comportamento di altri componenti della maggioranza che, abbandonando l'aula o astenendosi, hanno contribuito in modo diretto alla bocciatura dell'atto.
I numeri per approvare lo statuto dovevano essere cercati nella maggioranza, non tra chi - come me - ha sempre agito alla luce del sole, senza ambiguità né calcoli opportunistici. Si finge di dimenticare che la vera causa della crisi è il tradimento politico di chi, pur eletto in un campo progressista, oggi opera in nome e per conto di un progetto opposto.
È intollerabile che Forza Italia continui ad avere un ruolo determinante nelle scelte dell'Amministrazione, pur mantenendo una posizione formalmente ambigua, che tradisce l'unità e l'identità della maggioranza originaria.
In qualità di Consigliera comunale e di ex Presidente della Commissione Pari Opportunità, ho sempre agito con disciplina, onore e rigore istituzionale. Oggi ritengo che il primo passo per ricostruire fiducia e credibilità debba consistere in una chiara e pubblica assunzione di responsabilità politica: il ritiro delle deleghe a chi opera su due tavoli, e un immediato rinnovamento delle cariche dell'Azienda Speciale, per restituire ai servizi sociali una guida autenticamente progressista, capace e trasparente.
Rivolgo infine un appello ai Sindaci della Costa d'Amalfi, che troppo spesso - per appartenenza politica o per comodo silenzio - hanno sostenuto scelte prive di progettualità e chiarezza. È tempo di rompere il conformismo e di rimettere al centro la dignità della buona politica, quella che serve con umiltà e competenza il bene comune.
Questo territorio ha bisogno di una svolta etica e sociale. Ha bisogno di amministratori coerenti, capaci di incarnare valori chiari: il rispetto delle regole, la giustizia sociale, la trasparenza e il diritto delle cittadine e dei cittadini a servizi pubblici degni di questo nome.
Con rispetto istituzionale e spirito di militanza,
Filomena Avagliano
Consigliera comunale - Ex Presidente Commissione Pari Opportunità
Comune di Cava de' Tirreni
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