Tu sei qui: Notizie, LifestyleCetara consolida i rapporti con l’Algeria: pronto un gemellaggio per intensificare gli scambi culturali e commerciali
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 29 gennaio 2025 20:05:46
«Qui ho conosciuto persone che amano l'Algeria più degli algerini stessi». Lo ha detto stamane il Ministro dell'Interno, degli Enti Locali e della Pianificazione Territoriale dell'Algeria, Brahim Merad, nel corso della sua visita a Cetara, borgo marinaro della Costiera Amalfitana che agli inizi del Novecento del secolo scorso visse l'emigrazione di centinaia di concittadini verso le coste nord africane. «Sono felice di aver scoperto questa città e le relazioni storiche ed economiche intrattenute con il mio Paese. Presto avvieremo tutte le procedure per dar vita a un gemellaggio che servirà a implementare la cooperazione e consolidare quei legami di amicizia e di collaborazione», ha aggiunto il ministro algerino, accompagnato a Cetara dall'ambasciatore in Italia e dal Console Generale a Napoli, Chaouki Chemmam, prima che il Sindaco, Fortunato Della Monica, gli consegnasse le Chiavi della Città come segno di profonda gratitudine per i forti legami che hanno unito i due popoli.
«Signor Ministro, Cetara è la sua seconda casa, la sua seconda famiglia, sia per lei che per tutti gli algerini - ha detto il primo cittadino del borgo della Costiera Amalfitana che ha saputo mantenere viva la sua vocazione marinara - Mi commuovo quando parlo dell'Algeria: nel 2015 sono stato lì perché volevo vedere i posti dove mia mamma, le mie zie, i miei zii, i miei nonni hanno vissuto vari anni. Lì sono stati tanti i cetaresi hanno fatto la storia di quei posti: con grandi sacrifici andavano a pescare le acciughe e le salavano e una volta al mese le mandavano a Genova. Oggi per celebrare questa amicizia storica siamo pronti ad avviare un gemellaggio con le città che ospitarono i nostri antenati che sarà utile a dar vita a scambi culturali ed economici. L'intento è quello di trasferire in Algeria il nostro know-how e promuovere progetti di formazione. Si tratta di un accordo a cui teniamo particolarmente e che sigleremo già nelle prossime settimane. Tutto questo lungo quel solco tracciato proprio dai cetaresi ai quali va il merito di aver saputo ridisegnare nel secolo scorso una geografia che ha messo in contatto le varie sponde del Mediterraneo: si sono mossi dal proprio borgo, senza mai dimenticare le loro origini e le loro radici, valorizzando i luoghi in cui si stabilirono e dove seppero trasferire i loro saperi e la loro capacità imprenditoriale. Anche per questo ancora oggi l'Algeria per i cetaresi è una seconda patria».
La cerimonia di consegna delle Chiavi della Città si è svolta presso la sala Benincasa alla presenza di autorità civili e militari tra cui il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, in rappresentanza del Ministro Piantedosi, il Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. A fare da cornice un nutrito gruppo di bambini dell'istituto comprensivo con tanto di bandierine dell'Italia e dell'Algeria.
A margine della cerimonia il consueto scambio di doni: il Sindaco di Cetara ha omaggiato il Ministro algerino con un'opera del ceramista vietrese Francesco Raimondi ed ha ricevuto in dono un dipinto raffigurante una veduta di Nemours città in cui si stabilirono i cetarese agli inizi del XX secolo. Quello tra Cetara e l'Algeria fu un legame forte e lo testimonia un manifesto datato 3 dicembre 1907 che annunciava un servizio di navigazione con il vapore Mauritania che collegava direttamente il molo di Cetara con Algeri. Lì, la popolazione algerina, offriva moschee per il culto cristiano del popolo cetarese addirittura permettevano un rito cristiano come la processione di San Pietro molto cara al popolo cetarese che partiva dalla cosiddetta Notre Dame D'Afrique ed arrivava fino al porto.
La visita a Cetara del ministro algerino è poi proseguita con la deposizione di una corona dinanzi alla lapide dedicata ai pescatori emigrati sulle coste del Nord Africa e presente presso la Chiesa di San Pietro. A seguire, visita al "Miglio Zero Cetara", i locali destinati alla vendita diretta del pescato e dove si è svolta una dimostrazione delle tecniche tradizionali di trasformazione delle alici con la presentazione delle innovazioni in materia di attrezzature da pesca e di gestione sostenibile dei rifiuti legati all'attività della pesca.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 10899102
Ci sono immagini che non si limitano a raccontare un tramonto: lo elevano a poesia. Quella catturata ieri da Carlo de Felice dal lungomare di Mercatello è una di queste. Il sole, enorme e denso come un fuoco liquido, si lascia inghiottire dall'orizzonte, sfiorando con la sua ultima luce la sagoma frastagliata...
Il mese di gennaio ha segnato un aumento di visitatori nel Parco archeologico con quasi il 15% in più in tutti i siti della Grande Pompei, rispetto all'anno 2024. Nel dettaglio, sono stati 131.145 i visitatori del mese di gennaio 2025, rispetto ai 114.175 del gennaio 2024, ben il 14,86% in più rispetto...
In provincia di Salerno, nell'area dove un tempo sorgeva l'antica Nuceria Alfaterna, sotto uno strato di terra battuta e secoli di storia, recenti scavi archeologici hanno svelato un capitolo sorprendente del nostro passato remoto. Mentre si procedeva con i lavori di potenziamento della rete di fornitura...
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno fatto visita a una casa che accoglie anziani non autosufficienti, per vivere un momento di vicinanza umana e sociale ai più fragili e rafforzare il profondo legame che unisce l'Arma dei Carabinieri alla comunità locale. Gli ospiti della struttura...
Dopo anni di ricerche e indagini, due gioielli dell'arte italiana, "L'Oracolo di Delfo" di Camillo Miola e il "Ritratto di Vittorio Emanuele III" di Achille Talarico, sono stati recuperati e sono finalmente tornati a Napoli. Le opere, sottratte e finite nelle mani di collezionisti internazionali, sono...