Libri“Busti-reliquiario di età medievale in Costiera Amalfitana”, 7 giugno a Positano la presentazione del libro di Dario Cantarella

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“Busti-reliquiario di età medievale in Costiera Amalfitana”, 7 giugno a Positano la presentazione del libro di Dario Cantarella

I busti e le teste d'argento più antichi di Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi e Positano - spiega l'autore - hanno svolto un'azione taumaturgica in tempi difficili per la popolazione, come in occasione del dilagare della peste o di fenomeni climatici

Inserito da (Redazione LdA), lunedì 6 giugno 2022 11:56:11

Domani, martedì 7 giugno, a Positano, si terrà la presentazione del volume dello storico dell'arte Dario Cantarella, intitolato "Busti-reliquiario di età medievale in Costiera Amalfitana".

L'appuntamento è per le 19:30 nella Chiesa di S. Maria Assunta, alla presenza dell'autore e con gli interventi del Sindaco di Positano Giuseppe Guida, del Direttore del Comitato Scientifico del Centro di Cultura e Storia Amalfitana Giovanni Camelia, del Parroco di Santa Maria delle Grazie di Montepertuso Don Raffaele Celentano e del Parroco della Chiesa Madre Don Danilo Mansi.

Nel volume, pubblicato di recente, centotrentacinque pagine, con 62 figure a colori, esplorano la valenza dei reliquiari come contenitori di storie. I busti e le teste d'argento più antichi di Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi e Positano hanno svolto un'azione taumaturgica in tempi difficili per la popolazione, come in occasione del dilagare della peste o di fenomeni climatici distruttivi.

Realizzati nel Medioevo, in epoca moderna hanno subito una ri-significazione, che ha comportato un aggiornamento estetico. L'"attivazione" di questi reliquiari avveniva tramite la loro movimentazione per le strade cittadine in occasione di processioni che avevano lo scopo di far incontrare il sacro negli spazi pubblici, incoraggiando la partecipazione dei laici, spettatori di una messinscena suggestiva.

Riportato in chiesa, il busto era inserito all'interno di un sistema di reliquiari, di cui occupava una posizione privilegiata, illuminato da candele che fornivano un'immagine molto diversa da quella attuale, quindi meno statica e più drammatica. Attualmente queste opere hanno perso gran parte della propria carica religiosa pur rimanendo simbolo di comunità̀ orgogliose di perpetuare la tradizione.

Questo libro si inserisce nella sotto-collana "Vademecum" del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, ideata dalla professoressa Francesca Dell'Acqua dell'Università degli Studi di Salerno e volta alla pubblicazione di studi monografici a carattere storico-artistico relativi al territorio salernitano.

L'autore, Dario Cantarella, è attualmente dottorando in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Salerno e si occupa principalmente della funzione e dei risvolti sociali delle opere d'arte. La prefazione del professor Stefano D'Ovidio dell'Università Federico II di Napoli incornicia la ricerca dell'autore, sottolineando la necessità di studi come questo che analizzino le opere d‘arte non solo nelle loro qualità formali, ma anche nei valori sociali e antropologici che determinano.

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