Tu sei qui: GourmetCinque chef dalla Costa d’Amalfi insigniti dell’Arcimboldo d’Oro
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 4 marzo 2024 11:09:09
Sono state consegnate lunedì 24 febbraio, presso la sala Carlo III del suggestivo Grand Hotel di Capodimonte, le statuine dorate create con l'intento di premiare gli Artisti del Gusto sia in Italia che all'estero.
L'"Arcimboldo d'oro", premio organizzato dal magazine online di Angela Merolla, è stato assegnato anche a cinque maestri della Costiera Amalfitana.
Ha ricevuto il premio "Chef Artista Universale 3 Pennelli" Alessandro Tormolino, patron del Sensi Restaurant dell'Hotel Residence ad Amalfi e già titolare di una Stella Michelin.
Questa la motivazione: «Lo chef Tormolino propone una cucina ricercata e innovativa, anche se ha solide basi nella tradizione campana e italiana. Utilizza tecniche di cottura essenziali che valorizzano appieno la migliore materia prima che seleziona per le sue creazioni. Una cucina di grande livello, proposta con vari menù degustazione, espressi con piatti creativi con richiami esotici o piatti che omaggiano la tradizione gastronomica locale».
Il premio "Chef Artista Universale 3 Pennelli" è andato anche a Lorenzo Cuomo, originario di Furore, dal 2016 Stella Michelin, che lavora al ristorante Re Maurì, di proprietà della famiglia Marinelli, tra Vietri sul Mare e Salerno.
«Nei suoi piatti - scrive la guida dell'Arcimboldo - non c'è manipolazione degli ingredienti, ma la volontà di esaltarne i sapori, scegliendo un protagonista attorno cui creare l'armonia del gusto. [...] Quella di Lorenzo Cuomo è una cucina di semplici armonie. Il punto di partenza sono gli ingredienti cuore della tradizione italiana, rivisti in nuovi accostamenti e nuove forme: una vera e propria esperienza del gusto».
Ma non è finita qui. È di Amalfi il vincitore del premio "Chef Artista Espressionista 2 Pennelli", Alessandro Cretella. Diplomato all'istituto alberghiero di Maiori, subito iniziò a lavorare presso l'NH Grand Hotel Convento di Amalfi al fianco dello chef Alberto Annarumma. Nel 2015 arrivò ad EATALY, nella capitale al fianco dello chef Pasquale Torrente e come sua persona di fiducia al Griffe Luxury Hotel, dove conobbe Andy Luotto, divenendo il suo braccio destro. Da alcuni anni opera nella Capitale.
Questa la descrizione della sua cucina: «Dietro ogni suo piatto c'è uno studio accurato, che nasce pensando alla tradizione, alla materia prima e alla storia della pietanza. Lo chef Cretella predilige abbinare la tradizione all'innovazione senza mai strafare, partendo dal concetto che il piatto è già perfetto di suo, ma adottando tecniche e utilizzando le giuste attrezzature di cucina, gli si può conferire un nuovo, interessante profilo, senza stravolgere la pietanza».
Il premio "Chef Artista Espressionista 2 Pennelli" è stato assegnato anche a Gustavo Milione, che opera al Gala Maris dell'Hotel Alfonso a Mare, sulla pittoresca spiaggia di Marina di Praia a Furore. Originario di Corbara, ha ereditato dal nonno materno oltre che il nome anche la passione per la cucina.
«In costante ricerca dei sapori, la sua cucina è fatta di semplicità ed estro creativo, tecnica e sperimentazione con l'intento di arrivare a stimolare i sensi, porta ad ogni piatto profumi che rimangono impressi nella mente e sapori che emozionano il palato. Attratto dalla cucina orientale, Gustavo ne adotta alcuni concetti come il metodo di cottura a freddo, la marinatura e l'uso delle spezie, inoltre utilizza tecniche di fermentazione e negli ultimi anni mi si è avvicinato alla tecnica della frollatura del pesce. Piatti sani, che esprimono grande creatività e l'uso consapevole della materia prima, sapori decisi ma delicati, intrecci che conducono alla tradizione costiera e mostrano il carattere contemporaneo proiettato al futuro».
Infine, il premio "Chef Artista Moderno 2 Pennelli" è andato a Valentino Lucibello, originario di Maiori, a capo della brigata di cucina de Il Tarì Restaurant di Amalfi.
Egli «realizza i classici dei piatti marinari, dai sapori autentici, frutto dell'incontro tra le tecniche e la sua maestria, tra le migliori materie prime e la capacità di trattarle adeguatamente per meglio esaltarne le peculiarità».
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