Tu sei qui: GourmetApreda e Aristarco, sapori in viaggio al Belvedere del Caruso di Ravello
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 15 luglio 2025 18:03:52
Di Emilia Filocamo
Se la cucina è un viaggio, proprio come accade in un viaggio, ci sono luoghi in cui si sosta più volentieri, in cui si resta con maggiore desiderio e, distanti dai quali, si è preda della malinconia. Lo sanno bene i due protagonisti della cena a 4 mani che si terrà il prossimo 17 luglio alle ore 19.30 al Ristorante Belvedere del Caruso, a Belmond Hotel Amalfi Coast: da una parte Armando Aristarco, padrone di casa, campano, giramondo tornato in Campania con la bandiera di tante cucine ed un solo obiettivo, tornare, restare, conquistare; dall'altra Francesco Apreda, ugualmente campano, girovago tra l' Italia e l' Oriente, stellato, curioso, indomito, ormai trapiantato a Roma ed Executive Chef all'Idylio by Apreda presso il The Pantheon/ Iconic Rome Hotel. Per entrambi, non è difficile comprendere che il luogo preferito è la provenienza, quel portarsi dentro e in cucina la terra di origine ma in modo sincero, non retorico, pretestuoso, artificioso. Una esaltazione che non è caricatura, che non è tributo esasperato, ma sentito, sussurrato, diffuso con delicatezza e talento, con genio e rispetto, per le materie prime e per la capacità di chi riceve il messaggio di interpretarne portata e senso.
Armando Aristarco, padrone di casa, partenopeo e paladino della tradizione, quella più vera, fatta di sapori autentici, familiari, riconoscibili, sebbene esaltati dall'estro e dalle esperienze, in apertura di un menù, sapientemente abbinato ai vini Bellavista, gioca con le fattezze di un demiurgo partenopeo. L'Universo è scisso nei suoi elementi primordiali, acqua, fuoco, terra, aria ed etere, l'assaggio diventa atomo e cosmo, monade ma anche casa. Andrea Apreda, sempre partenopeo, gli fa eco giocando con le consistenze e le origini per un carpaccio che è terra e mare insieme, grazie al manzo e alla ricciola, abbinamento doppiato con il peperone crusco ed il caviale. Ecco che torna il dualismo, la sirena metà donna, metà fondale che caratterizza la Costiera Amalfitana ma anche tutta la Campania, dove ogni cosa è vetta ma anche onda. E il percorso prosegue fino al dessert con la stessa sciarada che trasforma i sapori in creature anfibie, capaci di adattarsi all'entroterra così come alla risacca. Riso campano per Armando Aristarco, brodo di tonno e parmigiano per Apreda, una ventresca di tonno, nessuna confusione che non sia gioco voluto, ancora per Aristarco, e poi una mozzarella di bufala per dessert firmata Apreda. Ancora Campania, ancora ricordo, omaggio sentito, doveroso, tasca di consistenze e memoria cucite nell'anima e nell'esperienza maturata. Il mondo per un attimo può aspettare sia per Armando Aristarco che per Francesco Apreda. Singapore, Dubai, il Giappone, hanno contribuito ed ispirato ma adesso è tempo di casa, e quanto imparato, assorbito, assaggiato, mantecato, vissuto, insaporito, emulsionato, è sufficiente ad essere restituito agli altri. Senza fermarsi, perché il viaggio non può fermarsi, le valigie sono sempre pronte solo che hanno altri contenuti e accanto alle spezie, agli accostamenti arditi, c'è casa. Con una portata che sembra domenica. Ed un abbinamento che è provincia, campanile ed indirizzo.
Per info: concierge.car@belmond.com
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