Economia e TurismoUn ticket per entrare a Venezia, soluzione anche per Costiera Amalfitana?

Un ticket per entrare a Venezia, soluzione anche per Costiera Amalfitana?

Inserito da (redazionelda), lunedì 31 dicembre 2018 09:36:19

Novità per i turisti che andranno a visitare Venezia. La manovra approvata dalla Camera prevede un ticket di ingresso nella città veneta, con la possibilità di applicare il contributo tra i 2,5 e 5 euro a chi raggiunge "con qualunque vettore la città antica".

Il ticket andrà a sostituire l'attuale tassa di soggiorno e riguarderà solo i turisti giornalieri. Tra le ipotesi, la possiiblità che a pagare i biglietti possano essere le compagnie che fanno servizio di trasporto a fini commerciali. La "tassa di sbarco" può arrivare a 10 euro Il Comune di Venezia è autorizzato "ad adottare nelle proprie politiche di bilancio, in alternativa all'imposta di soggiorno, l'applicazione del contributo di sbarco previsto per le isole minori. Inoltre, l'importo massimo consentito per entrambe tali misure è elevato a 10 euro".

E' quanto prevede, all'articolo 1, il comma 1129, del maxiemendamento alla legge di bilancio, che introduce la cosiddetta 'tassa disbarco', in sostanza un ticket per chi - con qualunque vettore -arrivi a Venezia per turismo e non pernotti in città. La misura fiscale, si legge ancora nell'articolo, "potrebbe conseguire un effetto selettivo e moderare l'accesso delle cosiddette grandi navi alla zona lagunare".

Impedire a orde di turisti di invadere quelle località che per loro natura sono gioielli di incomparabile bellezza, perché raccolte, fragili, difficilmente raggiungibili, è da sempre il sogno anche in Costa d'Amalfi, specie dopo le invasioni "barbariche" dello scorso ponte festivo che ha causato la paralisi della viabilità sull'Amalfitana.

E' vero, i turisti fanno bene all'economia locale e nazionale, tengono in piedi interi territori. Ma quando sono troppi il quadro cambia drasticamente. Lo sanno bene ad Amalfi e Positano, ma anche a Ravello oramai, centri turistici rinomati in cui da terra e da mare, nel clou della stagione turistica, sembra assistere a veri e propri assalti pirateschi, mordi e fuggi, che talvolta rendono impossibile la vita dei residenti, snaturando i luoghi per loro carattere intimi, raccolti, fragili. E da qualche tempo, in Italia, l'idea di contingentare le visite a interi borghi, cittadine e posti si fa sempre più solida. Da Venezia a Capri, alle Cinque Terre persino sulle Dolomiti.

Col pericolo, però, di trasformare queste destinazioni in musei senz'anima proprio sull'onda di un meccanismo che dovrebbe tutelarli. Una questione vecchia quanto il mondo qui in Costiera, che di certo non abbiamo la pretesa di risolvere su due piedi.

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