Economia e TurismoTurismo Religioso in Costa d’Amalfi: la chiesa parrocchiale dell’Assunta e la Chiesa Nuova

Turismo Religioso in Costa d’Amalfi: la chiesa parrocchiale dell’Assunta e la Chiesa Nuova

Inserito da (ilvescovado), sabato 25 febbraio 2017 14:24:58

Di Giuseppe Liuccio

Alla fine degli anni '60 del secolo scorso operava con intelligenza e determinazione la "Positalta", un'associazione che, come dice il nome, puntava alla valorizzazione delle zone alte di Positano, allora e forse ancora oggi trascurate, almeno in parte, dalle iniziative di grande spessore culturale e di indubbio richiamo spettacolare che periodicamente accendevano ed accendono i riflettori dei mass-media nazionali ed internazionali su una delle più belle e preziose perle del turismo italiano. Ne erano animatori i proprietari di case e ville, residenti ed ospiti abituali che, amanti della musica e della poesia, organizzavano concerti e recital di buon livello e pubblicavano opuscoli di poesie con un titolo indovinato, anche se un po' strambo, "Lo sciaraballo", in cui non mancavano testi di valore. Mi coinvolsero in una qualche piacevole avventura culturale l'ultima donna di Roberto Rossellini, la splendida Sonali Das Gupta, occhi luminosi-penetranti e pelle ambrata, ed una bella ed elegante signora Ambrosoli, dolce e zuccherosa come i prodotti dell'azienda di famiglia. Queste schegge di memoria mi facevano ressa alla mente e al cuore qualche settimana fa, mentre m'incantavo, come sempre, allo spettacolo del miracolo di arte e natura di Positano sospesa tra realtà e sogno nella rete dei colori puri di una tiepida giornata di incipiente primavera. E dall'osservatorio della Spiaggia Grande ammiravo il volo del costrutto che dal mare si inarcava al cielo. Ed era stupore l'iride festosa che dai terrazzi, a pergolati brevi, trasmigrava lieve a cupole di chiese. Non c'era il "passeraio" (tanto per dirla con Steinbeck) della folla estiva E la risacca cantava "Posa! Posa!" a culto di Madonna Pellegrina.

E fu immediata e spontanea la decisione di una visita alla Chiesa Madre, da cui mancavo da tempo. L'interno è diviso in tre navate mediante otto colonne: queste sono tutte diverse l'una dall'altra e realizzate o in porfido o in granito o cipollino verde o statuario bianco; sono tutte lisce, eccetto una, che presenta ventiquattro scanalature. Tutti diversi anche i capitelli, in ordine sia corinzio, che dorico, romanico o ionico; dalle colonne, senza architrave, partono archi in stile arabo-siculo. La navata centrale presenta una volta a botte, decorata con stucchi. Sorge nel centro di Positano, nella piazza Flavio Gioia, a pochi passi dalla spiaggia. A questa chiesa è legata la famosa leggenda della Madonna Assunta e che spiega anche il nome del paese. Si narra che nel Medioevo, intorno all'anno 1100, una nave che trasportava una icona bizantina della Madonna si fosse fermata proprio davanti a quella baia a causa della mancanza di vento. I marinai mentre cercavano in tutti i modi di far ripartire il veliero, sentirono una voce proveniente dal quadro che diceva "posa, posa, posa..." cioè «fermati». E così, seguendo il suggerimento della Vergine, decisero di scendere a riva. Il prodigio fu interpretato come un segno della volontà della Vergine di restare in quelle terre, per cui il capitano consegnò il quadro ai Positanesi. Gli abitanti del posto, presero l'icona della Madonna e la portarono in una chiesa che sorgeva in una piazza del paese. Ma il giorno dopo il quadro non c'era più nella chiesa: fu ritrovato invece in un campo di ginestra, vicino al mare. Si gridò al miracolo, pensando che il quadro si fosse mosso da solo, e per questo fu costruita una nuova chiesa là dove era stata ritrovata l'immagine della Madonna.

Frastornato dalla leggenda di fede sono preso da un'altra decisione improvvisa. Come sulla spinta di un bisogno interiore, faccio la risalita rapida su per il polipaio festoso di scalinate e viottoli arabescati di boutique, ritrovi e mostre fino alla macchina e via su per la Positano sconosciuta ai più. In pochi minuti sono alla Chiesa Nuova. Nel Settecento vi furono a Positano numerosi interventi di ricostruzione, ristrutturazione e adeguamento di edifici religiosi che seguirono gli schemi dell'Architettura Barocca. A questi eventi si può far riferimento per la ricostruzione della Chiesa Nuova sorta sulla precedente cappella del XI secolo dedicata al SS. Sacramento. Dopo i lavori di rifacimento, effettuati nella seconda metà del ‘700, la chiesa fu ufficialmente dedicata alla Madonna delle Grazie e ribattezzata dal popolo Chiesa Nuova, denominazione che tuttora conserva. Con la sua pianta ellittica e copertura a calotta, resta uno dei più interessanti e rilevanti monumenti del periodo "Barocco" realizzati a Positano e in tutta la Costiera. In questa chiesa e in quella dell'Assunta sono custoditi la maggior parte dei tesori artistici e beni culturali della città. Resto incantato dalla bellezza e dai colori. Questa chiesa, come d'altronde la Parrocchiale dell'Assunta, sono l'ideale per la pratica del precetto della messa dei giorni festivi. Esco e dal sagrato mi godo lo spettacolo unico a 360 gradi con la montagna a far da quinta e quel Monte Sant'Angelo a Tre Pizzi che, dalle parti di Praiano, minaccia di ferire il cielo prima di digradare verso Laurito e l'oasi dell'accoglienza del mitico San Pietro. Giù il mare è trionfo di luce e di colori.

Galleria Fotografica