Economia e TurismoTurismo in Costiera Amalfitana, il monito dell’Abbac: «No a effetto Disneyland»

Turismo in Costiera Amalfitana, il monito dell’Abbac: «No a effetto Disneyland»

Inserito da (redazionelda), martedì 26 novembre 2019 11:39:13

Tari, imposta di soggiorno e occupazione suolo pubblico per le attività turistiche: l'Abbac (Associazione dei B&B ed Affittacamere della Campania) esorta i Comuni della Costiera Amalfitana ad una condivisa azione che tuteli e valorizzi l'ospitalità regolare e la qualità dell'accoglienza.

Chiarezza richiesta anche per le difformità urbanistiche non censite e non definite ancora dagli uffici competenti per garantire piena applicazione delle regole e l'invito rivolto ai comandi di Polizia Locale per individuare un percorso di trasparenza di procedure per le locazioni brevi e le verifiche ispettive nelle attività ricettive professionali e non professionali.

No a posizioni preconcette ma necessario evitare rischi di "turistificazione", con gli enti locali chiamati ad analizzare gli effettivi fabbisogni abitativi al fine di evitare speculazioni già in atto in alcuni territori.

«La Costiera Amalfitana eviti di trasformarsi in una Disneyland da escursione e promuova con noi lo slow tourism - dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito -. In questo ultimo mese abbiamo effettuato tre incontri con gli operatori e le amministrazioni comunali di Maiori, Minori e Amalfi: emergono diversi paradossi ma anche tante opportunità per una rinnovata sinergia che punti a un'accoglienza e ospitalità di qualità».

Tra i temi discussi con gli operatori ed alcuni amministratori locali anche la necessità di un maggior controllo su decoro, raccolta differenziata e servizi. «Occorre una visione programmatica che ci porti a scelte condivise e ragionate in vista della stagione 2020. Ricordo che il riconoscimento Unesco non è così scontato e che occorre mantenere requisiti che spesso sono stati messi in discussione soprattutto in questa ultima estate - continua Ingenito -. Servono azioni concrete che puntino ad una vera sostenibilità. E il numero chiuso non è da escludere se potrebbe servire per la tutela e salvaguardia del fragile territorio e per fornire un'esperienza di viaggio ad ospiti che puntano alla piena fruizione di un sito tra più belli del mondo».

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