Economia e TurismoTurismo: Furore al sesto posto nella top ten dei comuni più attrattivi del salernitano

Turismo: Furore al sesto posto nella top ten dei comuni più attrattivi del salernitano

Inserito da (redazionelda), mercoledì 15 agosto 2018 18:32:30

Si è sempre detto che la matematica non è un'opinione ed in effetti è così. I pensieri, le idee, i giudizi sono personali, i numeri e i dati statistici no. Essi danno la vera dimensione e consentono la corretta valutazione di certi fenomeni.

L'Indagine Campionaria sul Turismo Internazionale redatta annualmente dalla Banca d'Italia, i cui risultati riferiti alla Provincia di Salerno sono stati riportati da un articolo di Paolo Coccorese ed Ernesto Pappalardo su Il Mattino di ieri, dà uno spaccato sull'andamento dei flussi turistici quanto mai interessante.

Sotto il titolo "Forziere turismo: 446 milioni dagli stranieri" sono state presentate alcune tavole con la raduatoria dei Comuni più attrattivi del Salernitano. In questa "top ten" la sorpresa è rappresentata da Furore che occupa la sesta poltrona, nella scia delle grandi sorelle: Positano, Amalfi, Maiori, Praiano e Ravello. Il "paese albergo" per antonomasia della Costa d'Amalfi ha colto i seguenti risultati: spesa totale di 7.383.000 euro; 8302 viaggiatori, 46mila durata media del soggiorno 5,5 giorni; spesa media pro capite di 122 euro.

I margini di ulteriore crescita sono notevoli per tutta la provincia e per Furore in particolare e inducono a fare attenzione più alla qualità che alla quantità. Maggiore capacità di spesa anziché aumento di presenze: il segreto è tutto qui e significa rispetto della capacità di carico dei luoghi.

Questo è possibile attraverso precisi progetti di sviluppo che rafforzino sempre più l'azione attrattiva e soddisfino pienamente le esigenze e le aspettative della domanda. Nel paese che non c'è sono in dirittura di arrivo quattro opere importantissime in questo senso: la riapertura del Furore Inn Resort, l'affidamento in gestione dell'Ecomuseo del Fiordo, la funzionalizzazione del nuovo Giardino della Pellerina, la realizzazione della Zip Line per gli amanti del fly trekking. Queste dotazioni farebbero crescere ulteriormente l'appeal di questa località che si è avvalsa in questi anni di una serie di iniziative promozionali rivelatesi decisive per la sua affermazione sul mercato turistico internazionale: la produzione di vini di qualità della Cantina di Marisa Cuomo, il Marmeeting - campionato tuffi dalle grandi altezze al Fiordo, il Premio Furore di giornalismo, i Muri d'Autore e la galleria d'arte en plein air, l'adesione al Club dei borghi più belli d'Italia, il riconoscimento di Destinazione Europea di Eccellenza e tante altre.

Bisogna, comunque, puntare ad abbassare il livello di criticità dei servizi pubblici in tutta l'area amalfitana, in ordine al completamento dell'armatura territoriale, al riordino del sistema di mobilità e di trasporto pubblico, di depurazione delle acque, del riassetto idrogeologico.

Ricondotto in ambito furorese l'impegno riguarda il collegamento con ascensore inclinato fra la zona collinare e quella marina del Fiordo, la circumvallazione e conseguente pedonalizzazione del centro urbano di Via Mola, la strada di collegamento collinare con Praiano, la sistemazione della viabilità interna e della sentieristica, il potenziamento delle reti idriche e fognarie, la realizzazione di adeguate aree di parcheggio. Iniziative che vanno prendendo corpo in modo entusiasmante, rallentato solo dagli ostacoli burocratici che notoriamente si frappongono fra il dire e il fare, fra il progetto e le opere realizzate.

Il problema non è solo quello di avere idee valide per uno sviluppo armonico e duraturo, bensì quello di crederci fino in fondo, come è già avvenuto in tutti questi anni.

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