Economia e TurismoStangata bollette luce e gas, Confcommercio e Confesercenti chiedono interventi urgenti al Governo

Caro bollette, gas, energia, Russia, Ucraina, guerra, Campania

Stangata bollette luce e gas, Confcommercio e Confesercenti chiedono interventi urgenti al Governo

Per fare esempi concreti del caro bollette: un ufficio di piccole dimensioni è passato da 368.57 euro pagati a febbraio 2021 a 612.38 euro a febbraio 2022, un bar a gennaio 2021 pagava 1063,55 euro di energia, ora ne deve pagare 3257,09

Inserito da (Redazione LdA), venerdì 4 marzo 2022 08:58:35

Un'indagine di Confcommercio segnala che l'eventuale interruzione di gas dalla Russia potrebbe triplicare le bollette.

Il prezzo del gas, quello più esposto alla crisi degli ultimi mesi - prosegue la nota - a inizio febbraio era intorno a 80 euro per megawattora, per salire a 120 euro il giorno dell'inizio del conflitto e toccare, in questi ultimi giorni, punte anche superiori a 170 euro, livelli incomparabili con i 25 euro di un anno fa.

Analoghi andamenti si registrano per l'elettricità: secondo l'Osservatorio di Confesercenti il caro bollette per energia è in media dell'80%/90%. Il che vuol dire che, solo in Campania, le 508.000 imprese attive pagano 150 milioni al mese in più, ovvero 2 miliardi di euro l'anno, dei quali 440 milioni di IVA.

Una montagna di euro che si amplificano considerando le spese private degli imprenditori e dei consumatori: le 2.189.000 famiglie in Campania devono sopportare un aumento di 180 milioni al mese, oltre 2 miliardi e 160milioni l'anno, ovvero 216 milioni di IVA ogni 12 mesi versate allo Stato.

Per fare esempi concreti del caro bollette: un ufficio di piccole dimensioni è passato da 368.57 euro pagati a febbraio 2021 a 612.38 euro a febbraio 2022, un bar a gennaio 2021 pagava 1063,55 euro di energia, ora deve pagare 3257,09, un ristorante che nel settembre del 2021 pagava 2730,20 ora a gennaio (2022) deve far fronte a un costo di 4713,58 euro.

Inoltre, in Italia il valore economico degli scambi commerciali import/export con i paesi russofoni pesa per un fatturato di 12.5 miliardi di euro (2.5 solo per il turismo) e la nostra regione ha tante imprese che lavorano con tali paesi.

Per questo, Confcommercio e Confesercenti invitano il Governo ad approntare misure urgenti per risolvere i nodi del sistema energetico italiano. A cominciare dalla dipendenza delle forniture estere, dalla revisione della fiscalità energetica e dall'abbattimento degli oneri generali di sistema.

«L'economia attuale non consente incassi adeguati per iniziare a recuperare - sostiene Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno -, e le previsioni per l'immediato futuro sono negative. Basti pensare che i saldi sono stati uno scempio, si è incassato il 30% di quanto introitato nel 2019 perché i consumatori non hanno soldi da spendere».

«Bisogna in primis - avverte il presidente di Confesercenti Campania - attivare la moratoria per tutto il 2022, ridurre o cancellare l'Iva per quest'anno, ridurre il costo del lavoro perché ancora oggi l'azienda che assume paga allo Stato il 68% in più di tasse e contributi (esempio: una busta paga di 1321 Euro netto costa all'imprenditore 2.380/2.450 euro mese). In un momento come questo, dove bisognerebbe rilanciare l'economia, facilitare le imprese, aiutando i lavoratori, è necessario, per esempio, ancorare il reddito di cittadinanza all'assunzione. Coloro che lo percepiscono dovrebbero essere assunti dalle aziende che da un lato garantirebbero un surplus sul reddito statale e dall'altro una formazione al lavoro per i dipendenti. Se lo Stato non intende prendere in esame queste o altre misure essenziali per sostenere le aziende - conclude Schiavo - sarà il primo responsabile di migliaia di imprese fallite e di lavoratori disoccupati».

Galleria Fotografica