Economia e TurismoMonastero Santa Rosa primo hotel d'Italia: Bianca Sharma ringrazia il personale

"Top Hotels in Italy: Readers' Choice Awards 2019", la classifica dei 30 migliori alberghi di lusso del Belpaese

Monastero Santa Rosa primo hotel d'Italia: Bianca Sharma ringrazia il personale

«La nostra vera gratitudine va alla nostra Famiglia del MSR, senza la quale gli Ospiti non avrebbero mai potuto vivere le loro meravigliose esperienze»

Inserito da (redazionelda), mercoledì 9 ottobre 2019 17:18:59

Con una lettera destinata al personale dipendente, l'imprenditrice americana e raffinata collezionista d'arte, Bianca Sharma, condivide il primato ottenuto nella "Top Hotels in Italy: Readers' Choice Awards 2019", la classifica dei 30 migliori alberghi di lusso del Belpaese.

La speciale graduatoria stilata da Condè Nast Traveler, il prestigioso magazine americano specializzato nel settore delle vacanze di lusso, colloca il meraviglioso albergo, posto sulla rupe a strapiombo sul mare di Conca dei Marini, al secondo posto in Europa (dietro soltanto al Baur au Lac di Zurigo), e all'ottavo tra i 50 migliori hotel al mondo.

 

«Carissimi del team della famiglia del Monastero Santa Rosa - scrive la signora Sharma col figlio Nathan ai 61 collaboratori dell'hotel - è ancora un gran Buongiorno dopo l'evento, ma so che la notizia starà già circolando sul meraviglioso premio che il Monastero Santa Rosa ha ricevuto ieri sera. Nathan ed io lo sapevamo in anticipo, ma abbiamo giurato di mantenere il segreto fino all'evento, ed è stato davvero difficile. Siamo, come potete immaginare, molto orgogliosi di aver ricevuto un così grande riconoscimento mondiale nel settore dell'Ospitalità. Non solo siamo stati scelti come il miglior Hotel in Italia, ma anche il secondo miglior Hotel in Europa, e ci siamo classificati all' 8° posto su una classifica di 50 migliori Hotel al mondo. Mi gira ancora la testa! Nathan ed io, siamo molto grati ai lettori che hanno avuto il tempo di compilare il sondaggio, in particolare coloro che hanno aggiunto "Note Speciali" sul perché della loro scelta, che è ciò che i giudici prendono in considerazione per la decisione finale. Ma la nostra vera gratitudine va alla nostra Famiglia del MSR, senza la quale gli Ospiti non avrebbero mai potuto vivere le loro meravigliose esperienze. Ripetutamente, il nostro staff è presente in ogni brillante commento e tutto ciò fa esplodere il mio cuore d'Orgoglio. Credo di non poter ringraziare tutti sufficientemente. Non vedo l'ora di condividere con voi il premio, la settimana prossima, poterlo mostrare a tutti ed esporlo in bellavista affinché tutti lo ammirino. Con tanto amore e gratitudine».

Il Monastero Santa Rosa è un luxury hotel da venti camere con ristorante stellato: è stato ricavato dalla ristrutturazione del seicentesco convento delle Monache domenicane a cui si deve l'invenzione della celebre sfogliatella "Santarosa". È un'oasi di spiritualità e tranquillità custodita tra le antiche mura del XVII secolo, condotta con passione e professionalità dal direttore Flavio Colantuoni.

LA STORIA Nel 1999, l'americana Bianca Sharma, nel corso di una crociera con amici nella Baia di Salerno, è rapita dalla bellezza struggente di questo edificio abbandonato che si affaccia sul mare. Lo splendido panorama che la circonda fa il resto... ed è amore a prima vista.

Decide di acquistare la struttura e trasformarla in uno dei migliori alberghi e Spa del mondo. Grazie alla collaborazione con un team di architetti e artigiani e delle autorità locali, prende così il via un meticoloso percorso di restauro che ha preservato l'integrità della struttura del Monastero in maniera da conservarne l'anima primordiale, dotandolo di tutti i moderni confort necessari per farne un albergo di lusso. Non sono mancate, negli anni, battaglie con la Soprintendenza a suon di sequestri e rallentamenti, tanto da scoraggiare la signora Sharma che per un momento aveva pensato di abbandonare il suo progetto.

Però il sogno di restituire all'albergo un'atmosfera autentica e di farne un luogo di benefico ristoro è diventato realtà il 17 maggio 2012.

Ristrutturato nel rispetto delle sue radici spirituali e della ricchezza della sua storia, il Monastero Santa Rosa è oggi un esclusivo Hotel & Spa fra i più raffinati al mondo, in cui lusso e semplicità convivono armoniosamente, unico per la sua posizione, da cui si gode uno dei più incredibili panorami su Amalfi e la sua Costiera.

Dalle celle delle monache sono state ricavate venti fra stanze e suites, tutte affacciate sul mare e arredate con pezzi di antiquariato sapientemente abbinati a oggetti di moderno design scelti personalmente da Bianca Sharma. Spettacolare l'infinity pool - ricavata nell'ultimo terrazzamento dei giardini degradanti e sospesa sul mare - che invita a lunghe nuotate e rilassanti idromassaggi. La Spa, uno dei luoghi più affascinanti del resort, è stata ricavata dove un tempo c'erano le cantine e le cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, in uno spazio scavato nella nuda roccia che riprende la tradizione romana delle terme ed echeggia nello stesso tempo ad atmosfere orientaleggianti. Con una stupenda terrazza panoramica, il ristorante gourmet dell'hotel, Il Refettorio, si fregia della Stella Michelin conquistata dalla brigata di cucina capitanata dallo chef tedesco dal cuore italiano Christoph Bob, che propone piatti mediterranei, creativi pur restando ancorati ai valori e alle tradizioni culinarie del territorio. Bob può contare sul prezioso contributo di Pasquale Paolillo, autentico e verace interprete dei sapori di questa terra.

 

Il benessere dalla natura

Erbe ed essenze mediterranee sono protagoniste non solo in cucina, ma anche di molti trattamenti della Spa, considerata da guide e riviste specializzate fra le migliori al mondo: lo scrub con polvere aromatica di iris, ad esempio, o l'impacco al corpo con crema d'arnica. Scavata in parte nella roccia, la Spa ha alti soffitti a volte, mosaici e pareti di pietra che evocano atmosfere antiche. Un mondo d'acque e di vapori balsamici dove si vive un viaggio sensoriale alla ricerca del benessere. I rituali di bellezza sono improntati alla natura e si ricollegano idealmente alle monache del Santa Rosa; non è un caso che portino la firma dell'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, fondata nel 1612 dai domenicani fiorentini. Incantevole - e veramente unica - è l'esperienza di un ritemprante massaggio all'aperto nel Giardino del Benessere, all'ombra di un pergolato di bouganville che si affaccia sullo straordinario panorama del golfo di Amalfi, fra profumi di limoni, lavanda e fiori.

Se siete appassionati di dolci, qui troverete le celebri sfogliatelle, una variante delle più note "napoletane", create oltre tre secoli orsono proprio nelle cucine del monastero. Erano il vanto delle Suore domenicane: si potranno gustare nel posto dove sono autenticamente nate, indubbiamente la golosità del resort.

 

Culinary Experience con Christoph Bob

Chi desidera potare con sé, al termine della vacanza, qualche suggerimento culinario, può partecipare ad una Cooking Experience con Christoph Bob. Lo chef accompagna gli ospiti nell'orto, ricavato su terrazzamenti da cui si gode una splendida vista sulla Costiera Amalfitana. Qui, oltre a frutta e verdure di ogni genere, sono state piantate numerosissime erbe aromatiche, le stesse che nei secoli scorsi erano coltivate dalle monache, ed ora profumano i piatti del Refettorio. Dopo la raccolta dei prodotti dell'orto, si passa in cucina per vedere da vicino come si prepara un vero piatto d'autore. Con la possibilità di prepararlo poi anche a casa.

Piatti che valorizzano anche le produzioni proprie, come ad esempio il Passaggio nell'orto, preparato con verdure di stagione crude e cotte su crumble di frutta secca e cremoso di caprino. O piatti che fanno tesoro delle tradizioni locali come i Garganelli cacio, pepe e fave, fatti a mano con farina integrale e mantecati con pecorino bagnolese, fave ed erbe del rigogliosissimo orto, curato come un giardino su terrazzamenti alle spalle del monastero. Si richiama alla storia dell'antico convento, invece, L'uovo delle monache a primavera, cotto a vapore e fritto su crema di carciofi e crudo, lardo croccante, spuma di ricotta salata e terra di tarallo, N'Zogna e pepe. Altro omaggio, stavolta sia al mare e che all'entroterra della Costiera, lo troviamo nel Baccalà fritto con insalata giardiniera caldacomposta da cavolo bianco, carote, olive, sedano croccante e salsa carpione. C'è pure l'opportunità di allargare lo sguardo all'intera nuova proposta di cucina del Refettorio nel menu degustazione The Sea, The Earth and The Volcano... il mare, la terra e il vulcano. Da non perdere il Risotto con provolone del monaco, tartare di gamberi di nassa con olio alla vaniglia ed erba cipollina, polvere di prezzemolo e pomodoro. I vini della Costiera, che ormai non sono più da considerarsi una sorpresa, offriranno abbinamenti ideali. Con l'estate, ad ispirare il menu saranno poi il Mediterraneo, con tutta la sua forza, ortaggi rigogliosi di sapori, prodotti artigianali dei Monti Lattari. Come dire, la bellezza e l'unicità della Costiera Amalfitana, sospesa fra mare e monti, da gustare anche nel piatto, seguendo quanto offrono via via le stagioni.

Un tesoro di spiritualità: storia del Monastero Santa Rosa

Il Monastero Santa Rosa è una delle dimore storiche più belle ed importanti della Costiera Amalfitana, un super esclusivo Boutique Hotel e Spa ristrutturato con rigore filologico e nel rispetto delle sue radici spirituali e della ricchezza della sua storia.

Il monastero fu costruito nel 1681 sulle mura dell'antica chiesa di Santa Maria di Grado che, ridotta in rovine, fu donata dal comune di Conca dei Marini alla badessa sorella Rosa Pandolfo, discendente di una ricca e nobile famiglia italiana. Sorella Pandolfo aveva da sempre espresso il desiderio di costruire, di fianco alla chiesa, un monastero per ospitare le "Sacre Vergini". Il Monastero venne dedicato a Santa Rosa da Lima, che aveva preso i voti del terzo ordine Domenicano.

Nel corso degli anni le Suore aiutarono in svariati modi la popolazione locale. L'opera più importante fu scavare un canale che dal Monte Vocito portava acqua al convento, e da lì a Piazza Olmo, dove venne costruita una Fontana per fornire acqua corrente agli abitanti di Conca dei Marini. Una lapide commemorativa ricorda ancora oggi questo nobile gesto. Le suore misero a disposizione della comunità le proprie conoscenze farmaceutiche, preparando medicinali e rimedi per le malattie più comuni. E divennero note anche per le loro doti culinarie: ad esse si deve la ricetta delle famosissima sfogliatella Santa Rosa. Poiché erano monache di clausura, fu costruita accanto alla chiesa una ruota in legno: seppur rimanendo invisibili grazie all'anonimato che la ruota garantiva loro, poterono elargire rimedi farmaceutici o sfogliatelle al popolo e ai viandanti che in cambio donavano le proprie offerte.

Intorno al 1866, a seguito delle leggi eversive dell'asse ecclesiastico, l'insediamento religioso fu costretto a traslocare e il monastero fu abbandonato.

Dopo anni di incuria, l'hotelier Massimilano Marcucci di Publio acquistò il sito trasformandolo, nel 1934, in un hotel che ben presto divenne rinomato per l'eccellente ospitalità, la serenità dei luoghi e, ovviamente, per il panorama mozzafiato che offriva da ogni sua stanza. Moltissime le personalità illustri dell'albergo, tra cui il grande Edoardo De Filippo.
La decorazione delle stanze fu affidata al gusto della moglie del proprietario, di origine russa, che seppe arredarlo con rari tappeti persiani e bellissime ceramiche, riuscendo al tempo stesso a preservare quella semplicità estetica che era tipica della vita monastica.

L'Hotel Santa Rosa divenne ben presto uno dei 39 Relais Château in Italia, contraddistinto dal motto "A ogni finestra il sole, da ogni finestra il Mare".

Una guida turistica americana nel 1969 così lo descrive: "A Conca dei Marini vi piacerà l'albergo Santa Rosa insediato in un monastero del Seicento il quale non è stato guastato da rifacimenti volgari in maniera da non turbare la tranquillità spirituale. Infilato nelle nuvole, un po' appartato da Amalfi, offre una veduta senza respiro della costa sottostante".

Alla morte dell'ultimo discendente della famiglia Marcucci e dopo alterne vicissitudini, dovute forse al fatto di non esser riusciti a conformarsi ai nuovi modi di fare turismo, l'albergo fu abbandonato e dimenticato.

Nel 1999, l'americana Bianca Sharma, nel corso di una crociera con amici nella Baia di Salerno, è rapita dalla bellezza struggente di questo edificio abbandonato che si affaccia sul mare. Lo splendido panorama che la circonda fa il resto... ed è amore a prima vista.

Decide di acquistare la struttura e trasformarla in uno dei migliori alberghi e Spa del mondo. Grazie alla collaborazione con un team di architetti e artigiani e delle autorità locali, prende così il via un meticoloso percorso di restauro che ha preservato l'integrità della struttura del Monastero in maniera da conservarne l'anima primordiale, dotandolo di tutti i moderni confort necessari per farne un albergo di lusso. Non sono mancate, negli anni, battaglie con la Soprintendenza a suon di sequestri e rallentamenti, tanto da scoraggiare la signora Sharma che per un momento aveva pensato di abbandonare il suo progetto.

Però il sogno di restituire all'albergo un'atmosfera autentica e di farne un luogo di benefico ristoro è diventato realtà il 17 maggio 2012.

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