Economia e TurismoB&B e home restaurant sì, ma nel rispetto delle leggi

B&B e home restaurant sì, ma nel rispetto delle leggi

Inserito da (redazionelda), mercoledì 18 gennaio 2017 20:18:31

«Sharing economy sì, ma non significa senza regole». Lo chiarisce Agostino Ingenito, presidente nazionale e regionale Aigo Confesercenti. Già, perché la possibilità di svolgere attività ricettive integrative del reddito come la gestione di un home restaurant o di un bed and breakfast e casa vacanze prevede l'adeguamento alle normative e una chiara differenziazione dall'attività professionale.

«Attendiamo di leggere gli emendamenti alla legge proposta alla Camera sull'home restaurant (la possibilità di avere ospiti paganti per cene presso la propria abitazione ndr) - avverte Ingenito - ma sia chiaro si tratta sempre e comunque di un'attività che il legislatore considera saltuaria. In attesa di conoscere filtri e modalità di applicazione di questa particolare formula integrativa del reddito, abbiamo normative già chiare per quanto riguarda l'extralberghiero».

Da anni l'Associazione B&B ed Affittacamere della Campania (Abbac) svolge attività di assistenza e consulenza ai gestori di b&b, case vacanze e le altre formule ricettive.

«Siamo partiti proponendo le leggi regionali (5/2001 e 17/2001) che regolano le attività integrative del reddito, condotte cioè senza l'obbligo di una partita iva e quelle gestite professionalmente - continua Ingenito -. L'avvento dei portali di prenotazione online come Airbnb e Booking.com ha fatto credere a molti furbi che si può derogare da qualsiasi legge, ma non è così».

Dall'Aigo confermano la stretta sui tanti operatori abusivi.

«Non si può aprire senza aver presentato una Scia al Comune che confermi l'adeguamento urbanistico e sanitario dell'immobile, come pure è obbligatorio registrare gli ospiti alla Questura e versare tasse di soggiorno e tasse locali come fanno gli operatori regolari- spiega Ingenito -. Ecco perché abbiamo intrapreso azioni forti: chi esercita abusivamente, segnalando alle autorità competenti e al tempo stesso avviando corsi di formazione presso le nostre sedi».

Non ci si improvvisa ospiti soprattutto se si è in territori che vivono di turismo e che fanno dell'accoglienza un elemento qualificante.

No, naturalmente, a standardizzazioni e piena sintonia con le nuove esigenze dei viaggiatori che amano scegliere la vacanza da se e ritrovarsi in contesti ambientali e locali caratteristici.

«Il turismo extralberghiero rappresenta un segmento economico rilevante per molte famiglie ma va fatto adeguandosi alle regole e offrendo servizi qualificanti- aggiunge Ingenito -. Ecco perché riteniamo fondamentale la rete associativa per fornire aggiornamenti, servizi e convenzioni e per chiarire i diversi aspetti della gestione di queste strutture».

Dalla Costa d'Amalfi alla Penisola Sorrentina, come per le città di Napoli e Salerno e per le isole e le aree interne, vi sono grandi opportunità che possono essere attuate in linea con il turismo eco sostenibile e il recupero di immobili già esistenti da destinare ad attività ricettive garantendo occasioni importanti per l'economia dei territori.

«Ma combatteremo chi esercita abusivamente e non comprende quanto il valore dell'accoglienza debba avere regole comuni e rispetto dei consumatori - conclude Ingenito -. Con i comuni e con la Regione lavoreremo in sinergia per dare attuazione alle tante eccezionali opportunità turistiche dei nostri territori».

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