Sono state registrate 18 iscrizioni nel registro degli indagati in relazione alla morte di Nicola Fusco, il 29enne di Agerola tragicamente scomparso lunedì 8 maggio nel terribile incidente lungo la SR 373, a Ravello, che ha visto il bus della società di famiglia mandare in frantumi il muretto e fare un volo di 20 metri.

A darne notizia è La Città di Salerno, in un articolo in edicola oggi, 19 maggio.

Tra gli indagati figurano dirigenti, funzionari e tecnici che, in passato o attualmente, hanno avuto responsabilità presso la Provincia di Salerno e si sono occupati della gestione di quella pericolosa tratta stradale. Ma anche i familiari di Nicola - il padre e la sorella - in qualità di titolare e direttore della società proprietaria dell'autobus, la "Società Autoservizi Fusco Nicola & C.", che risulta indagata a sua volta come entità giuridica.

Le accuse ipotizzate nei confronti delle 17 persone fisiche includono il concorso di cause, la cooperazione nel delitto colposo e l'omicidio colposo. Per quanto riguarda la società, viene ipotizzato un reato amministrativo, che riguarda la presunta responsabilità e la presunta violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro.

Gli altri componenti della famiglia, la madre di Nicola e le altre due sorelle, risultano come persone offese.

Nel frattempo, oggi, venerdì 19 maggio, è previsto l'esame autoptico sul corpo del 28enne, mentre martedì 23 maggio, si terranno le operazioni di rimozione del bus da undici giorni in Via Valle del Dragone.

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