Tu sei qui: CronacaSalerno, condannata l’Italia per l’inquinamento causato dalle Fonderie Pisano
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 7 maggio 2025 09:00:02
La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per non aver garantito una protezione adeguata ai cittadini che da anni denunciano gli effetti dell'inquinamento ambientale causato dalle Fonderie Pisano, stabilimento industriale situato a pochi chilometri dalle abitazioni di Salerno, Pellezzano e Baronissi. La sentenza arriva in seguito al ricorso presentato nel 2018 da 151 cittadini, che lamentavano danni alla salute e alla qualità della vita.
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Strasburgo, le autorità italiane hanno violato l'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che tutela il diritto al rispetto della vita privata e familiare. Le istituzioni, pur avendo adottato alcune misure dopo il 2016 per ridurre gli effetti nocivi dell'attività industriale, hanno autorizzato la prosecuzione delle operazioni delle Fonderie senza considerare l'impatto dannoso già subito dalla popolazione.
«I cittadini vedono finalmente riconosciuto il diritto a respirare aria salubre», ha commentato la senatrice del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti. «Le autorità italiane non hanno fatto abbastanza per garantire la loro salute e sicurezza. Questa sentenza è anche il risultato di anni di battaglie sul territorio. Ricordo bene i presidi davanti allo stabilimento e le interrogazioni parlamentari che ho presentato per chiedere risposte concrete».
Bilotti ha anche ricordato di aver firmato nel 2020, insieme ad altri colleghi del Movimento, una proposta di legge per il controllo delle emissioni odorigene, ribattezzata da molti come la proposta di legge per il "diritto al respiro". «Oggi la CEDU conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: il diritto alla salute e a un ambiente sano non può essere sacrificato sull'altare dell'indifferenza istituzionale».
La sentenza rappresenta un precedente importante per tutti i cittadini europei esposti a gravi forme di inquinamento ambientale e pone l'accento sulla responsabilità degli Stati nel garantire un'effettiva protezione dei diritti fondamentali, anche in presenza di interessi economici rilevanti.
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