Tu sei qui: CronacaTragedia al Monte Faito, 25 indagati per omicidio colposo e omissioni nei controlli della funivia
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 16 maggio 2025 15:03:32
La Procura di Torre Annunziata ha iscritto 25 persone nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla tragedia della funivia del Monte Faito, avvenuta il 17 aprile 2025, in cui hanno perso la vita quattro persone e una quinta è rimasta gravemente ferita.
L'indagine, coordinata dal procuratore Nunzio Fragliasso con il supporto del procuratore aggiunto Giovanni Cilenti e dei sostituti Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, si concentra su cabina, cavo, manutenzione e verifiche previste su base giornaliera, mensile, trimestrale e annuale.
L'inchiesta giudiziaria mira ad accertare se vi siano state responsabilità riconducibili a omissioni, negligenze o carenze nei controlli, che avrebbero potuto evitare il disastro. Le accuse formulate sono omicidio e lesioni colpose in concorso, oltre a presunte condotte omissive in merito alle attività di progettazione, manutenzione, controllo, verifica e vigilanza dell'impianto.
Tra gli indagati figurano dirigenti e responsabili dell'Eav, l'ente gestore della funivia, tra cui il presidente Umberto De Gregorio, il caposervizio, il direttore di esercizio, il direttore operativo centrale e il dirigente infrastrutture, oltre ai quattro dipendenti dell'Eav già iscritti lo scorso 22 aprile.
Nella lista anche tecnici e funzionari dell'Ansfisa, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, nonché rappresentanti di diverse aziende incaricate della manutenzione e dei controlli dell'impianto.
In particolare, si indaga sul ruolo dell'azienda che aveva eseguito gli interventi di manutenzione e il rifacimento delle "teste fuse", ovvero le estremità dei cavi della funivia, una delle quali — considerata possibile causa dell'incidente — è stata recentemente rintracciata e posta sotto sequestro.
Figurano tra gli indagati anche dipendenti dell'azienda incaricata dei controlli sulle funi; di un'altra azienda che ha preso parte alle prove di frenata, comprese quelle di emergenza; e di un'altra ancora che ha lavorato su componenti come i contrappesi e l'attacco delle teste fuse.
A 14 dei 25 indagati viene contestata anche la responsabilità di aver attestato, prima della riapertura dell'impianto il 10 aprile, l'assenza di criticità, permettendo così il regolare funzionamento della funivia fino al giorno dell'incidente.
Il prossimo 23 maggio, presso gli uffici del gip di Torre Annunziata, sarà conferito l'incarico ai periti per l'incidente probatorio, che si preannuncia centrale per fare piena luce sulle cause e sulle eventuali negligenze legate alla manutenzione e al controllo dell'impianto.
Si tratta, come sottolineato dalla Procura, di un atto dovuto per garantire agli indagati la possibilità di nominare un proprio consulente tecnico di parte. Un passaggio cruciale in un'inchiesta che si muove nel delicato equilibrio tra sicurezza pubblica, responsabilità individuali e il dolore ancora vivo di una comunità colpita da una tragedia evitabile.
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