CronacaSi spaccia per esperto di social media truffando ignari utenti: ecco come evitarlo

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Si spaccia per esperto di social media truffando ignari utenti: ecco come evitarlo

Anche in Costa d'Amalfi abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di profili hackerati che in realtà erano solo stati segnalati

Inserito da (Admin), lunedì 26 dicembre 2022 15:11:29

Una nuova truffa che sfrutta il passaparola social è stata individuata dai nostri esperti IT.

Ad essere presi di mira account di persone molto giovani e con un discreto numero di follower.

Ecco come funziona la truffa

Il sedicente esperto di social media, dal nome evocativo di Kadir (che letteralmente in arabo significa uomo/persona di fiducia, di cui fidarsi, ndr) cerca le sue vittime, preferibilmente donne ma non esclusivamente, e si rende autorevole ai loro occhi con storie in evidenza dove persone dichiarano di essere state aiutate da lui per riottenere il proprio profilo hackerato. Probabilmente alcune di loro potrebbero essere coinvolte nella truffa ma, la maggior parte, sono utenti a loro volta truffati e convinti che il malfattore li abbia in qualche modo aiutati.

Nella sostanza funziona che Kadir segnala, insieme a complici oppure disponendo di un numero considerevole di profili attendibili, l'account prescelto in modo tale che gli algoritmi del social media, nello specifico di Instagram, si attivino e chiedano all'utente, vittima della truffa, di verificare la sua identità (tramite l'invio di un documento di identità in modalità selfie).

L'ignaro utente, convinto che il suo profilo sia stato in qualche modo hackerato, viene adescato dall'imbroglione in modo diretto o, in alcuni casi come quello segnalatoci, in modo indiretto tramite l'ausilio di un'altra persone a sua volta truffata che presenta Kadir come un "salvatore".

C'è molta psicologia dietro questo tipo di truffa, infatti la persona raggirata non si rende conto di esserlo, nemmeno davanti all'eventuale evidenza mostrata da qualche amico un po' più competente, anzi afferma di essere stata aiutata in modo professionale e vuole ad ogni costo pagare. Non vi abbiamo ancora detto che per "aiutare" l'utente Kadir si fa consegnare numerose password venendo in possesso di dati personali e sensibili, come per esempio l'account di Google Play o di iCloud.

Una volta ripristinato il profilo, generalmente in pochi minuti, arriva il bello. La richiesta di pagamento, infatti, è tra i 250 e i 300 euro, con la richiesta di un trasferimento di denaro tramite Western Union ad una persona in Turchia.

Tre almeno i casi accertati tra Milano, Salerno e la Costiera Amalfitana, sfortunatamente una delle tre vittime è stata truffata. La ragazza residente in un piccolo centro della Divina si è miracolosamente salvata grazie a un cavillo della Western Union che, dopo un certo numero di trasferimenti, chiede un'ulteriore verifica alla persona che riceve i fondi.

L'ira del sedicente hacker però si è abbattuta sulla povera ragazza con una vera e propria azione di bullismo digitale con messaggi intimidatori del tipo "se non mi paghi entro domani cancellerò definitivamente il tuo account".

Come è finita

Attualmente, il "bullo", ha provato almeno altre due volte a segnalare il profilo Instagram della povera ragazza, senza troppa fortuna. In entrambi i casi Meta, società che gestisce sia Instagram che Facebook, ha riattivato il profilo in breve tempo. Al vaglio dei legali della giovane donna l'eventuale denuncia dell'uomo o dell'organizzazione che si nasconde dietro questa tipologia di condotta.

Il nostro consiglio è sempre lo stesso, non consegnate le vostre password personali a persone sconosciute e/o amici che potrebbero in qualche modo perderle o utilizzarle per fini diversi da quelli per cui sono state loro affidate.

Nel settore dell'Information Technology e dei social media è sempre più difficile distinguere un professionista vero da un sedicente tale. In ogni caso non lasciatevi trasportare dal panico, è buona norma provare sempre a contattare il fornitore del servizio prima di rivolgersi a specialisti IT e, non ultimo, alle forze dell'ordine.

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