CronacaSanità, CISL: «ASL Salerno ha prorogato autisti ambulanze solo di un mese. Si rivedano i contratti!»

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Sanità, CISL: «ASL Salerno ha prorogato autisti ambulanze solo di un mese. Si rivedano i contratti!»

«Siamo pronti alla ripresa delle trattative. In assenza riprenderemo da dove abbiamo lasciato. Per chi lo avesse dimenticato, dallo stato di agitazione di tutto il personale», avverte il sindacato

Inserito da (Redazione LdA), martedì 17 maggio 2022 15:16:32

Com'è ormai noto, i contratti ai precari dell'Asl di Salerno sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2022. Ma solo per gli infermieri: gli accordi di lavoro degli autisti delle ambulanze sono stati rinnovati solo fino a luglio.

«Oltre gli infermieri, sono a rischio anche tutte le altre figure professionali assunte prima per carenza di organici e poi in piena pandemia per garantire l'emergenza urgenza, quali tecnici di laboratorio e di radiologia, operatori socio sanitari, autisti e amministrativi, eccetera - fa sapere Pietro Antonacchio, capo Dipartimento della sanità pubblica e privata salernitana CISL -. A fronte di tutto questo, l'Asl Salerno si sta caratterizzando per essere l'unica azienda sanitaria campana che non solo non rinnova tutti i contratti, ma che licenzia anche i lavoratori alcuni dei quali invece avrebbero necessitato di una semplice regolarizzazione della propria posizione ritenuta non lineare con le norme di legge regolamentanti il rapporto di lavoro, nonostante la sussistenza dei requisiti per continuare il rapporto di lavoro a tempo determinato».

Nella sua nota, la CISL FP Salerno evidenzia «la necessità di avviare un immediato confronto sulla materia dei lavoratori precari, atteso che il tempo della ripresa delle trattative è arrivato e troppe questioni sono in sospeso e il tempo è purtroppo scaduto. Mancate stabilizzazioni nonostante le gravi carenze d'organico, mancato utilizzo di graduatorie per trasformare i contratti dei nostri giovani precari che sono costretti ad allontanarsi dal nostro territorio per presunti esuberi di personale, chiusura di reparti alcuni dei quali rischiano di non aprire mai più, servizi non attivati e quelli esistenti a rischio, assenza totale di linee guida aziendali su permessi, orario di lavoro, vestizione e svestizione, festivi lavorati, ferie e straordinario mostrano la necessità di riaprire il dialogo tra le parti ed evitare il lievitare della vertenza che già a fine anno aveva mostrato tutta la sua virulenza per le modalità con cui venivano gestiti alcuni istituti contrattuali».

«Siamo pronti alla ripresa delle trattative. In assenza riprenderemo da dove abbiamo lasciato. Per chi lo avesse dimenticato, dallo stato di agitazione di tutto il personale», avverte Antonacchio.

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