Tu sei qui: CronacaInfarto nella notte, 71enne di Scala salvata all'Ospedale Costa d'Amalfi
Inserito da (redazionelda), venerdì 6 ottobre 2017 12:39:23
Oramai non si contano proprio più gli interventi salvavita all'ospedale della Costa d'Amalfi.
Aveva avvertito forti dolori toracici e respirava a fatica: per questo motivo lunedì sera per una 71enne di Scala è stato necessario il trasferimento d'urgenza, intorno alle 22, preso il Pronto Soccorso di Castiglione. Perentorio si è rivelato l'intervento del cardiologo di turno che grazie all'ecocardio, l'ecografia al cuore, è stato possibile accertare che una parte del muscolo era paralizzata e che un infarto era in evoluzione.
Già, perché il semplice tracciato, oltre al battito irregolare, non aveva restituito dati sufficienti all'individuazione della corretta patologia. Sottoposta immediatamente alla terapia farmacologica del caso (la donna risultava essere anche diabetica e con problemi nella deambulazione) intorno all'una è stata stabilizzata e trasferita a bordo di un'ambulanza presso l'Unità di terapia intensiva cardiologica dell'Ospedale Santa Maria dell'Olmo di Cava de' Tirreni presso cui è rimasta per alcuni giorni sotto osservazione.
Ancora una testimonianza dell'utilità - se ve ne fossero ancora bisogno - del piccolo, grande, nosocomio costiero, continuamente minacciato di depotenziamento.
Attraverso un messaggio trasmesso alla nostra redazione un nipote della donna di Scala ha sottolinesto l'efficienza della struttura: «Il grande servizio sanitario al Pronto Soccorso di Castiglione ha salvato la vita anche a mia zia in una classica serata di inizio ottobre - ci ha scritto V.D.C. - Diabete a 330, battito cardiaco a 110 bpm, respirazione critica, con un infarto in corso. Abbiamo trovato massima disponibilità e ottima professionalità: alle ore 1.00 c'erano infermieri, dottori di turno, cardiologi, radiologo, il massimo che può offrire un piccolo centro che è capace di salvarti la vita. E la nostra cara zia oggi è viva per miracolo. Grazie mille a tutti, a tutte quelle persone che hanno lottato sempre per questa struttura che ha già salvato centinaia di vite».
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