CronacaAmalfi, continua la battaglia per l'ex Seminario: Comune blocca di nuovo lavori e Curia ricorre al TAR

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Amalfi, continua la battaglia per l'ex Seminario: Comune blocca di nuovo lavori e Curia ricorre al TAR

Con un provvedimento del 12.10.2021, il Comune di Amalfi ha interdetto la SCIA presentata ad agosto dal Seminario Arcivescovile per lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale della struttura

Inserito da (Redazione LdA), martedì 14 dicembre 2021 13:33:46

Lo scorso 10 giugno, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) decise che l'ex Seminario Arcivescovile di Amalfi non sarà mai convertito in struttura ricettiva extralberghiera.

Ma la sentenza non è piaciuta al sacerdote Francesco Amatruda, legale rappresentante della struttura, che nel novembre scorso ha presentato ricorso al Tar Campania Sezione di Salerno, difeso dall'avvocato Lorenzo Lentini, per l'annullamento previa sospensione dei seguenti atti:

  1. Del provvedimento n.15011 del 12.10.2021, con il quale il Responsabile del Settore Urbanistica e Demanio del Comune di Amalfi ha interdetto la SCIA n.11052 del 3.08.2021 del Seminario Arcivescovile per lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale del Seminario di Amalfi;
  2. Del provvedimento n.12465 del 2.09.2021, di comunicazione motivi ostativi, ai sensidell'art.10 bis L.241/1990:
  3. Di tutti gli atti presupposti, ivi compresi, gli atti istruttori.

Nel 2017, l'imprenditore di Sorrento Luigi Savarese firmò un contratto con la Curia Arcivescovile col quale si impegnava alla gestione dell'immobile da convertire in struttura ricettiva per religiosi. Nel 2018, l'ufficio urbanistica del Comune di Amalfi bloccò il lavori di adeguamento perché ritenne inopportuno il cambio di destinazione d'uso dell'immobile da convitto a struttura extralberghiera, dalla categoria B alla A, non prevista dai regolamenti comunali.

Da allora l'Amministratore dell'ex Seminario non si dà pace: qualche anno prima la struttura era stata completamente ristrutturata a spese della Curia.

Sfumato l'accordo con la Provincia, a causa del dissesto in cui versava, per il definitivo trasferimento dell'intero Istituto Turistico nell'edificio appena ristrutturato, la Curia ha ben pensato di recuperare le spese - affermava Amatruda - realizzando «una struttura ricettizia capace di soddisfare anche le esigenze spirituali dei turisti con un auspicabile sbocco occupazionale a favore dei residenti».

Una soluzione che il Consiglio di Stato ha ritenuto non aderente alla SCIA del 29 gennaio 2018, che si proponeva di riconvertire il complesso immobiliare in una scuola e non in una ‘casa religiosa di ospitalità'.

Forte della sentenza, con delibera di giunta comunale del 18 novembre, il Comune di Amalfi si è costituito in giudizio avverso il ricorso promosso dalla Curia, con incarico affidato all'avvocato Andrea Orefice.

IN BASSO ALLEGATA DELIBERA GIUNTA COMUNALE

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