Ultimo aggiornamento 2 ore fa S. Ranieri confessore

Date rapide

Oggi: 17 giugno

Ieri: 16 giugno

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

Hotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad AmalfiPasticceria Gambardella a Minori, il gusto della tradizione in Costiera AmalfitanaSal De Riso Costa d'Amalfi, acquista i dolci del maestro pasticcere più amato d'Italia sul sito ufficiale Sal De Riso ShopHotel Covo dei Saraceni Positano, Albergo 5 Stelle in Costiera Amalfitana, affacciato sul meraviglioso fronte mare della città verticaleCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: AttualitàScurati dal CorSera: «Nord e Sud? L’Italia è unita. Bisogna risollevarsi insieme»

Hotel Luna Convento Amalfi Provoloncino Amalfitano, con scorzette di Limone Costa d'Amalfi IGP firmato "la Tramontina"Frai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indolorePietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Attualità

Scurati dal CorSera: «Nord e Sud? L’Italia è unita. Bisogna risollevarsi insieme»

Lo scrittore Premio Strega 2019 parla della sua Ravello, che «non è solo il luogo più bello del mondo, è un luogo dell’anima, è il luogo del Ritorno»

Inserito da (redazionelda), giovedì 28 maggio 2020 10:49:46

Maurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di Bufala

Un auspicio per l’Italia: che, unita nell’emergenza, possa riscoprirsi comunità politica. Da Nord a Sud, così da risollevarsi insieme.

È il commento di Antonio Scurati, Premio Strega 2019 e cittadino onorario di Ravello, pubblicato sul Corriere della Sera di oggi, giovedì 28 maggio 2020.

All’interno parla della "sua" Ravello, che «non è solo il luogo più bello del mondo, è un luogo dell’anima, è il luogo del Ritorno», dove ha trascorso ogni estate della sua vita.

Ma Scurati avverte: non è lecito abbandonarsi a torpide illusioni estive sulla fase 2 o sulla fase 3. Siamo in ginocchio. A settembre, quando la crisi sociale esploderà, apparirà chiaro a tutti, da Sud a Nord.

 

Nord e Sud? L’Italia è unita. Bisogna risollevarsi insieme

di Antonio Scurati

Non è lecito abbandonarsi a torpide illusioni estive sulla fase 2 o sulla fase 3. Siamo in ginocchio. A settembre, quando la crisi sociale esploderà, apparirà chiaro a tutti, da Sud a Nord. Mi si permetta un caso personale (e un breve viaggio sentimentale nel nostro Paese). Sono nato a Napoli, sono cresciuto a Venezia e vivo da trent’anni a Milano. Mia madre è napoletana, dei vicoli antichi, splendidi e miserabili; mio padre è milanese, di Cusano Milanino, paese di Trapattoni e della grande periferia industriale. Il mio nonno paterno era un tornitore all’Alfa Romeo del Portello a Milano, quello materno un teatrante mancato, nato nel rione Sanità come Totò (di cui era amico). Ho frequentato le scuole superiori all’antico e glorioso Liceo Foscarini di Venezia, fondato per decreto di Napoleone nel 1807, l’università alla Statale di Milano e ho trascorso tutte le estati della mia vita a Ravello, un meraviglioso paese della Costiera Amalfitana dove Wagner trovò ispirazione per il suo Parsifal (e dopo di lui decine di altri grandi artisti e scrittori). Lo scorso anno, a pochi mesi di distanza, sono stato insignito della cittadinanza onoraria dal sindaco di Ravello e dell’Ambrogino d’oro da quello di Milano. Che cosa significa tutto questo? Me lo chiedo consapevole del rischio che mi si risponda che sono egocentrico, vanitoso e privilegiato (tutte cose, del resto, un po’ vere). Ma corro il rischio e mi rispondo: significa semplicemente che sono italiano (sì, proprio come quello della canzone nazional- popolare). Il mio non è solo un caso personale, è un caso nazionale. Le biografie di milioni di altri italiani come me sono disseminate lungo la penisola, per scelta o per necessità, per storia o per cronaca, per studio, per amore o per lavoro. In ogni caso, per destino. Essere italiani significa portare un’individualità plurima, composita, eterogenea, ricchissima proprio perché frutto dell’incrocio di una moltitudine di identità culturali compresenti — talvolta divergenti — su di un medesimo territorio, concentrate una a ridosso dell’altra, spesso una contro l’altra, in uno spazio geografico meraviglioso e angusto. Ebbene, ho trascorso l’intero lockdown a Milano, soffrendo, trepidando e sperando insieme ai miei concittadini (ne ho scritto su questo giornale) e confesso che una delle mie speranze è sempre stata quella di poter tornare a Sud la prossima estate. La mia speranza non si riduceva al desiderio di potersi godere un po’ di vacanza. Speravo — e spero — di poter tornare al mio amato meridione d’Italia, agli amici, ai parenti, ai luoghi dell’infanzia, di poter ritrovare, insomma, la metà di me stesso. Moltissimi settentrionali hanno nutrito e nutrono la mia stessa speranza. Ieri, poi, ho visto in rete un filmato in cui Vincenzo De Luca, in visita a Villa Rufolo, definiva Ravello «il luogo più bello del mondo». Una vocina infantile dentro di me ha cominciato a piagnucolare: «Lasciami tornare a casa, Governatore». Per me Ravello non è solo il luogo più bello del mondo, è un luogo dell’anima, è il luogo del Ritorno. Quando l’adulto ha ripreso possesso della mia mente mi son detto che De Luca è un politico capace, intelligente e responsabile, che la maschera da lui indossata in questi mesi nasconde una strategia comunicativa molto efficace, messa in questo caso al servizio di una sacrosanta linea di rigore e di una precoce intuizione riguardo alla gravità dell’emergenza sanitaria che non tutti i suoi colleghi possono vantare. E’ giusto, mi sono detto, che il Governatore della Campania protegga la sua gente, anche a discapito delle mie vacanze. Infine, però, mi son chiesto: chi è la «sua gente»? Siamo lombardi, campani, veneti o siamo tutti italiani? Me lo sono chiesto con la stessa passione con cui mi ero indignato quando il vicesegretario federale della Lega, originario del varesotto, infuriatosi per uno scomposto attacco alla sanità lombarda, aveva replicato rispolverando una delle più minacciose e cupe espressioni del nazionalismo aggressivo: «Qui finisce male. Guai a chi scherza con i nostri morti!». Di chi sono i morti lombardi? Chi li deve piangere, ricordare, chi deve loro giustizia? I lombardi o tutti gli italiani? Questo apologo personale, e questa sfilza di domande retoriche, spero possano servire a evidenziare una tra le più trascurate e temibili conseguenze di questo dramma collettivo, vale a dire l’effetto che avrà sull’unità nazionale. Credo di non sbagliare dicendo che in molte aree del paese non si è avuta l’esatta, commossa e partecipe percezione di quale tragedia epocale la pandemia abbia rappresentato per la Lombardia, credo di non esagerare dicendo che nei suoi momenti più drammatici la dialettica tra Stato e Regioni abbia rievocato il fantasma della disgregazione nazionale, temo — soprattutto — che questa commedia degli equivoci, sommata alla parziale abdicazione dello Stato nazionale in favore di interessi particolari e locali, possa lasciare dietro di sé una lunga scia di scorie tossiche. I campani hanno il diritto di tutelarsi. Personalmente ho pregato affinché la pandemia non dilagasse nel meridione d’Italia. I lombardi, d’altra parte, catapultati sulla linea del fuoco, al di là e nonostante alcuni gravi errori della loro classe dirigente, hanno dato prova di un’ammirevole disciplina, di una rara tenuta morale e civile. E questo posso testimoniarlo personalmente, insieme a milioni di altri miei concittadini. Il Sud è sparito da decenni dall’agenda politica nazionale. Omissione gravissima. La pandemia, imponendoci di tornare a considerare i destini generali, ci ha rivelato che, in verità, a ben guardare, anche il Nord è silenziosamente scivolato fuori dall’orbita di un’autentica politica nazionale. Se ha senso scrivere un articolo solo per esprimere un auspicio, l’auspicio è questo: che l’Italia intera possa, passata la buriana, riscoprirsi comunità politica. Non è lecito abbandonarsi a torpide illusioni estive sulla fase 2 o sulla fase 3. Siamo in ginocchio. A settembre, quando la crisi sociale esploderà, apparirà chiaro a tutti, da Sud a Nord. Se vogliamo scongiurare che il mese di settembre del 2020 si riduca all’unico giorno di un altro 8 settembre, dobbiamo capire che o ci risolleveremo tutti insieme o non si risolleverà nessuno.

>Leggi anche:

Milano: ad Antonio Scurati l'Ambrogino d'oro

Antonio Scurati cittadino onorario di Ravello: «Qui i ricordi della mia fanciullezza, Città capolavoro da tutelare»

Antonio Scurati Commendatore della Repubblica Italiana

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

rank: 101228108

Attualità

Sempre più anziani e meno giovani: il lavoro domestico nel 2028 avrà bisogno di oltre 2 milioni di addetti

È stato presentato oggi a Roma, in occasione della Giornata Internazionale del Lavoro Domestico, il terzo paper del Rapporto 2025 "Family (Net) Work" a cura di Assindatcolf e del Centro Studi e Ricerche IDOS. I dati parlano chiaro: nel 2028 le famiglie italiane avranno bisogno di oltre 2 milioni e 74...

Un violentissimo flare stellare scoperto da Astrocampania: un nuovo risultato scientifico dal Progetto IASC (NASA Partner)

di Giuseppe Ruggiero - Responsabile Gruppo Ricerca IASC Astrocampania ETS Un nuovo e importante traguardo scientifico è stato raggiunto dall'associazione Astrocampania ETS, grazie alla partecipazione al programma internazionale di Citizen Science IASC (International Astronomical Search Collaboration),...

Al progetto di agricoltura innovativa nel Carcere di Poggioreale l’Oscar Green Coldiretti 2025

Il progetto di inclusione "Osservare la Terra, dalla pratica del giardinaggio alla cura del Paesaggio" per il recupero di un'area verde all'interno delle mura del Carcere di Poggioreale ha vinto il primo premio nella categoria "Coltiviamo insieme" dell'Oscar Green 2025 organizzato dalla Coldiretti e...

Emergenze sanitarie, la Costa d'Amalfi avrà un nuovo punto di atterraggio per l'elisoccorso: via libera al campo sportivo di Scala

A pochi minuti dall'ultimo intervento dell'elicottero del 118 che ha soccorso una donna di Scala, trasportata in ambulanza allo Stadio San Martino di Maiori per essere trasferita all'ospedale di Salerno, la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi annuncia con soddisfazione che la Regione Campania...

Referendum su lavoro e cittadinanza: l'analisi di 'Precari in Rete'

Il referendum sul lavoro e la cittadinanza, con il mancato raggiungimento del quorum, ha mostrato il volto disilluso di un Paese in cui milioni di persone, soprattutto giovani e precari, non si sentono più rappresentati. Tra le voci che in questi mesi hanno animato il dibattito pubblico c'è quella dell'associazione...