Attualità"Prigionieri del nostro territorio": la riflessione di Massimiliano D'Uva

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"Prigionieri del nostro territorio": la riflessione di Massimiliano D'Uva

«Continuiamo ad approcciare al problema in modo non sistemico, ragionando con logiche campanilistiche.» Bisogna invertire questo paradigma

Inserito da (Admin), lunedì 3 ottobre 2022 21:27:04

di Massimiliano D'Uva

La Costiera Amalfitana non può più attendere oltre: siamo davanti a uno scenario paradossale creato da una serie di concause che sembra nessuno voglia affrontare.

Viabilità e sanità nel nostro territorio sono ormai al collasso. No, non sto esagerando. Ieri notte un ragazzo è rimasto vittima di un tremendo incidente, i soccorsi sono arrivati da Vietri sul Mare senza medico a bordo dopo quasi un'ora.

Ieri mattina due moto si sono scontrate a Praiano mandando il traffico in tilt a ora di pranzo. Da Amalfi a Maiori il tempo di percorrenza è stato, sempre ieri mattina, di circa 2 ore.

La mattina i nostri figli diretti a scuola vengono puntualmente lasciati a piedi in quanto i bus di linea non hanno la capienza necessaria per far salire tutti.

Non sono io l'unico genitore che lascia il lavoro o le faccende di casa e si mette in auto per accompagnare il figlio e quanti più altri ragazzi possibili a scuola, amplificando di fatto il traffico.

Per non parlare dei tanti turisti abbandonati alle fermate della Sita di Vietri sul Mare o Positano (ma anche a Maiori, Ravello, Cetara, Minori) ad aspettare ore sotto il sole cocente o la pioggia autobus che passano dritti in quanto già oltre la loro capienza massima.

Sappiamo tutti, poi, cosa accade se inizia a piovere, con lo stato pietoso del manto stradale e della manutenzione dei costoni rocciosi. Il claim del nostro territorio potrebbe essere: verso manutenzione zero!

Continuiamo ad approcciare al problema in modo non sistemico, ragionando con logiche campanilistiche. Fare manutenzione qua e là, anche importanti, senza un criterio o una logica (penso ai lavori fatti non più di un anno fa alla Provinciale Chiunzi) non risolverà il problema.

Abbiamo bisogno di pensare ai 13 comuni della Costa d'Amalfi come ad un'entità unica, non solo per bellezza e storia. Non possiamo pensare di prendere decisioni che portano vantaggi ad uno o più comuni, lasciando gli altri a se stessi.

Non possiamo continuare ad essere prigionieri in casa nostra, offrendo ai nostri ospiti esperienze completamente lontane da quelle che invece il nostro territorio dovrebbe esprimere.

C'è bisogno di prendere decisioni oggi!

Chiunque continuerà a tacere assecondando questo stato di cose è da considerarsi complice. Abbiamo tutti le nostre responsabilità, ma restare in silenzio davanti a tutto questo non è più tollerabile.

 

Foto e Fonte: Positano Notizie

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