Tu sei qui: AttualitàMaiori, i 100 anni di Alfonso Baccaro. Ha conosciuto l’orrore della guerra
Inserito da (redazionelda), sabato 8 ottobre 2016 16:57:14
Maiori festeggia il primo secolo di vita di Alfonso Baccaro. Nato il 9 ottobre del 1916 da una famiglia di coltivatori di limoni di Maiori, nel pieno della Prima guerra mondiale, ha vissuto la sua gioventù in Costiera Amalfitana per poi combattere per la Nazione durante il secondo conflitto.
Fu chiamato alle armi per il servizio di leva obbligatoria il 16 maggio 1937 partendo per Zara come artigliere. Fu anche telegrafista con carica speciale RT al distretto di Caserta ed assegnato al 51° regimento di artiglieria e dopo pochi giorni partì per il Piemonte.
Dopo il Piemonte fu distaccato in Albania e successivamente in Grecia, con lo sbarco all'isola di Creta e li fu fatto prigioniero trasferito prima al Pireo e successivamente a Zagabria per poi essere detenuto all'interno di un campo di concentramento tedesco denominato Buchenwald. Da questo campo di concentramento fu trasferito ad una prigione Russa nella quale fu prigioniero in Estonia e poi a Varsavia quando nel 1946, con lo scambio di prigionieri, rientrò in Austria dove rimase fino all'8 maggio 1947 quando fu definitivamente liberato, dopo più di sette anni di reclusione.
Nitido è il ricordo ancora oggi degli anni di prigionia con centinaia di persone viste morire all'interno dei campi di concentramento. «Li vedevo dimagrire giorno dopo giorno per poi morire di stenti - ci ha confidato - chi non voleva lavorare veniva preso, a discrezione delle guardie, portato via e non lo avremmo più visto ritornare. Eravamo in 500 solo 66 videro l'alba di quel 8 maggio».
Una gioventù segnata da questi eventi gli ha consentito di tornare a casa, nella sua splendida Costiera Amalfitana, con la voglia di restarci per sempre. Sposato con Angela Della Pietra, classe 1917, dal 18 ottobre 1948, da cui ha avuto due figli, Giovanna e Salvatore e la vita gli ha regalato quattro nipoti e tre pronipoti che domani gli riserveranno degni festeggiamenti.
Anche noi de Il Vescovado ci associamo alla gioia della famiglia Baccaro, augurando al signor Alfonso, testimone degli stravolgimenti della nostra società, una più lunga e prospera esistenza.
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