AttualitàLimone IGP e abbandono terrazzamenti in Costa d’Amalfi, ne parla Angelo Amato su “Decanter”

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Limone IGP e abbandono terrazzamenti in Costa d’Amalfi, ne parla Angelo Amato su “Decanter”

«Stiamo lavorando a una serie di progetti, uno con i fondi del PNRR, con cui tentiamo di portare l’agricoltura 4.0 anche in Costa d’Amalfi con una serie di innovazioni, ma c’è ancora da lavorare», ha dichiarato Amato.

Inserito da (Redazione LdA), martedì 22 marzo 2022 10:56:55

«Si chiama Sfusato perché ha la forma di un fuso, è pregiatissimo. È perfetto da utilizzare dalle preparazioni in cucina agli usi casalinghi, sia il succo che le bucce».

È così che Federico Quaranta ha presentato il Limone Costa d'Amalfi IGP nella puntata di Decanter, su Radio 2, dello scorso 19 marzo.

E, poco dopo, è intervenuto Angelo Amato, presidente del Consorzio di Tutela Limone Costa d'Amalfi IGP.

«Abbiamo una serie di problematiche che stiamo cercando di risolvere insieme alle istituzioni: il primo è l'abbandono dei limoneti, perché ci sono tante persone anziane che non riescono più a coltivare i terreni e i figli sono andati via. Stiamo cercando di ovviare a questo problema accorpando alcune aziende: abbiamo creato un'OP, un'organizzazione di produttori, con la quale ci stiamo prendendo carico delle aziende di cui le famiglie non possono più occuparsi», ha spiegato.

E ha aggiunto: «A macchia di leopardo ci sono giovani che si stanno un po' riaffacciando all'agricoltura, però non è semplice, perché la nostra è un'agricoltura eroica, che ha bisogno di tante esperienze e di tanta fatica. Negli ultimi anni, però, è un mestiere anche abbastanza redditizio per andare avanti».

Tra i problemi dei terrazzamenti della Costa d'Amalfi c'è anche il dilavamento esercitato dalle acque meteoriche sulle rocce in pendio.

«Molto spesso le falesie che cedono sono quelle in cui ci sono limoneti o vigneti abbandonati: nel dicembre 2019 i nubifragi hanno creato danni importanti a tutte le aziende agricole», ha dichiarato Amato.

Quindi, Fede&Tinto gli hanno chiesto come fare a riconoscere uno Sfusato Amalfitano e perché è così inimitabile.

«È un frutto medio grosso, abbastanza delicato, allungato. È un limone speciale perché nasce in una condizione particolare: sul terreno calcareo della Costa d'Amalfi hanno agito nei secoli le ceneri del Vesuvio creando un mix che rende il nostro limone speciale. Se lei prende una pianta di Sfusato e la va a piantare, ad esempio, a Palermo, fa gli stessi limoni, ma non avranno la stessa fragranza», ha spiegato Amato.

Per finire, una questione spinosa: la modernizzazione dell'agricoltura per renderla meno faticosa e scongiurare l'abbandono dei terrazzamenti.

«Stiamo lavorando a una serie di progetti, uno con i fondi del PNRR, con cui tentiamo di portare l'agricoltura 4.0 anche in Costa d'Amalfi con una serie di innovazioni, ma c'è ancora da lavorare», ha chiosato Amato.

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