Tu sei qui: AttualitàLa Pasticceria Pansa si conferma tra i "Locali Storici d'Italia 2017", Il Giornale la sceglie tra i migliori dieci
Inserito da (ilvescovado), domenica 23 luglio 2017 17:47:18
Ha sfidato il tempo e le convergenze storiche la Pasticceria Pansa, che dal 1830 continua a regalare dolcezze a residenti e turisti. E anche quest'anno la ritroviamo tra i luoghi mitici raccolti nella guida "Locali Storici d'Italia 2017", dedicata a un percorso inedito attraverso i 100 locali che sono stati e sono "fucine di cultura", attraversando i secoli senza mai snaturare la propria essenza.
Stamani Il Giornale ha selezionato, tra tutti i locali della guida, i 10 «caffè che hanno unito l'Italia», dal Cambio di Torino, al Florian di Venezia, passando per il Gambrinus di Napoli, il Paszkowski di Firenze e il Greco di Roma, fino ad arrivare alla Pasticceria Pansa di Amalfi. Incastonata nella piazzetta all'ombra del bellissimo Duomo, conserva stile, arredi e persino la facciata in marmo d'inizio Novecento. Con la stessa famiglia alla guida da sei generazioni, tramanda da due secoli la più verace tradizione dolciaria amalfitana delle zeppole S. Giuseppe, susamielli, roccocò, casatielli dolci coi "diavolini", mustacciuoli e sfogliatelle. Peccati di gola che catturarono Ibsen, Wagner e Longfellow.
«Non c'è turista che si trovi a visitare Amalfi, magnifica perla della costiera, che non finisca per prendersi un caffè o un dolcetto da Andrea Pansa, incastonato nella piazzetta che fa da scenario al Duomo, capolavoro del romanico - si legge nell'articolo a firma di Andrea Cuomo -. Il locale è ancora come agl'inizi del Novecento, sia nella facciata di marmo con insegna d'antan sia nell'interno caratterizzato dall'arredo in legno. Specialità della casa le scorzette di limone (o di arancia) con e senza cioccolato. Ma tante sono le delizie di questo luogo imprescindibile».
Ed è una cosa affascinante pensare che i pavimenti marmorei della Pasticceria siano stati calpestati da milioni e milioni di persone, molte delle quali non ancora unite dalla stessa cittadinanza, ma da un forte senso di appartenenza a quello che solo nel 1861 fu proclamato Regno d'Italia.
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