Tu sei qui: Attualità“Non bastano le multe, serve educazione civile”: il CNDDU contro gli abusi dei contrassegni disabili in Costiera Amalfitana
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 4 agosto 2025 08:55:13
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha recentemente diffuso una nota in cui esprime preoccupazione in merito all'utilizzo improprio dei contrassegni per disabili nella Costiera Amalfitana. Il documento, che fa riferimento a episodi di cui abbiamo scritto ieri, domenica 3 agosto, e accertati dagli interventi della Polizia Municipale di diversi comuni del territorio, richiama l'attenzione sul significato civile e sociale del rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Nella nota si sottolinea la necessità di un impegno educativo e istituzionale più ampio per contrastare comportamenti che ledono la dignità e l'autonomia dei cittadini più fragili.
Di seguito il testo integrale.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione e sdegno in merito ai recenti episodi di utilizzo improprio dei contrassegni per disabili nella Costiera Amalfitana, documentati dalla stampa locale e confermati dagli interventi della Polizia Municipale dei comuni di Minori, Maiori, Vietri sul Mare e Atrani.
L'abuso dei contrassegni riservati a persone con disabilità rappresenta un gesto gravemente antisociale, che va ben oltre la semplice infrazione del codice della strada. Si tratta, a tutti gli effetti, di una violazione dei diritti fondamentali di cittadine e cittadini che quotidianamente affrontano ostacoli fisici, sociali e culturali nel tentativo di condurre una vita dignitosa e autonoma.
Usurpare uno spazio riservato, appropriarsi indebitamente di un diritto che non spetta, significa non solo sottrarre un servizio essenziale, ma negare la persona nella sua vulnerabilità e nei suoi bisogni specifici. È un atto che rivela una preoccupante disattenzione verso il concetto stesso di convivenza civile e inclusione.
Plaudiamo all'azione vigile e determinata del Comando Associato della Polizia Municipale e del comandante Gianluca Ossignuolo, i cui controlli mirati dimostrano che è possibile coniugare fermezza e rispetto, sanzione e tutela. Ma crediamo anche che non bastino le multe: serve un'educazione civica diffusa, profonda, capillare. È compito delle istituzioni scolastiche, delle amministrazioni, dei media e della società civile riportare al centro del dibattito il valore della responsabilità collettiva e della solidarietà.
L'uso improprio di un contrassegno per disabili non è un espediente "furbo", ma una forma di prevaricazione. Non si tratta di casi isolati: è la punta visibile di un iceberg culturale che tollera la furbizia a scapito dell'equità. È tempo di ribaltare questa narrativa e riaffermare che il rispetto dei diritti umani - anche nella forma più quotidiana, come il parcheggio riservato - è il fondamento di una democrazia matura.
In questa direzione, il nostro CNDDU ribadisce l'impegno a promuovere progetti didattici che mettano al centro l'educazione alla cittadinanza attiva, alla legalità, alla dignità umana. Insegniamo ai nostri studenti che ogni piccolo gesto può essere portatore di giustizia o di esclusione. Scegliere sta a noi.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU
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