Tu sei qui: AttualitàLa Costiera è troppo “stretta” per le sedie a rotelle, Sita Sud: «Spazio insufficiente per pedana»
Inserito da (ilvescovado), lunedì 6 novembre 2017 20:50:17
Ha scritto alla Direzione Generale per la Mobilità della Regione Campania e alla Sita Sud per veder riconosciuto un diritto a suo fratello Andrea e a quanti come lui sono in sedia a rotelle. Ma la risposta non è stata incoraggiante per Martina, che sperava davvero di poter dare voce a chi non riesce proprio a salirci sui mezzi di trasporto pubblico.
«L'art. 26 delle Legge 104/92 - ricorda nella sua lettera, che lo scorso giugno è stata anche postata a corredo di una petizione su Change.org ottenendo più di 1500 firme (clicca qui) - è intitolato "mobilità e trasporti collettivi". Esso attribuisce alle Regioni le modalità con le quali i comuni dispongono gli interventi per consentire alle persone diversamente abili la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, usufruendo, alle stesse condizioni degli altri cittadini, dei servizi di trasporto collettivo appositamente adattati o di servizi alternativi. In questo senso le Regioni sono tenute a redigere dei piani regionali di trasporto e dei piani di adeguamento delle infrastrutture urbane».
Ciò, però, non avviene in Costiera Amalfitana, limitando fortemente chi per muoversi autonomamente deve servirsi di una sedia a rotelle, che sia disabile o solamente infortunato. La condizione del parco automezzi di Sita Sud, vettore che gestisce il trasporto pubblico in Costiera, molte volte non in linea con gli standard previsti, non prevede apposite pedane per la salita e la discesa delle carrozzelle, come dalle vigenti normative. E Martina non ci sta «perché un cittadino deve poter andare dove vanno tutti gli altri... perché siamo tutti uguali». Ma la risposta è stata sempre la stessa, sia da parte della Regione che da parte del direttore regionale di Sita Sud Simone Spinosa. E cioè che il problema non dipende da loro, ma dalla conformazione geografica del territorio che renderebbe difficile l'attuazione del piano di adeguamento delle infrastrutture urbane.
«Gentili Martina e Andrea, come specificato la DG Mobilità si è attrezzata così come dichiara anche la ditta che effettua il servizio, in una richiesta di chiarimenti scaturita dalla vostra e-mail. Purtroppo la conformazione del territorio rende difficile l'attuazione del piano di adeguamento delle infrastrutture urbane». Questa la risposta di Luca Cascone, Consigliere e Presidente della IV Commissione (Urbanistica, Trasporti e Lavori Pubblici) della Regione Campania.
Non dissimile quella dell'unica società di trasporti in Costiera Amalfitana, secondo cui l'impegno a dotare gli autobus della pedana ci sarebbe, ma le difficoltà sorgerebbero nel momento dell'utilizzo, con la ridotta ampiezza della sede stradale che impedirebbe l'apertura stessa del sistema.
«Sotto un profilo strettamente trasportistico, dunque di competenza della direzione generale mobilità, stiamo facendo notevoli passi avanti - si legge nella risposta - prevedendo che gli autobus abbiano il pianale per facilitare l'accesso ai disabili (oltre al posto interno per la sedia a rotelle). Il nuovo programma di investimento che stiamo per approvare prevede proprio autobus che abbiano queste caratteristiche. Purtroppo bisogna tener presente che il territorio, o meglio le strade di cui parla l'utente (Maiori e più in generale costiera amalfitana) hanno caratteristiche del tutto peculiari, e spesso accade che gli autobus già dotati di pedana per disabili non possano - di fatto - utilizzarla perché non c'è lo spazio sufficiente tra l'autobus e la fermata».
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