Tu sei qui: AttualitàIn Italia 5,7 milioni di persone in povertà assoluta: per l'Istat è record storico
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 28 marzo 2024 09:31:01
Il livello di povertà assoluta tra le famiglie ha raggiunto un picco senza precedenti in Italia, attestandosi all'8,5% del totale (rispetto all'8,3% del 2022), secondo le stime preliminari dell'Istat. Questo si traduce in circa 5,7 milioni di individui che si trovano in una situazione di estrema necessità. Nel Nord Italia, dove la cifra di persone in povertà è aumentata di quasi 136 mila rispetto all'anno precedente, l'incidenza della povertà assoluta a livello familiare rimane sostanzialmente stabile all'8,0%, mentre si registra un incremento nell'incidenza individuale (9,0%, rispetto all'8,5% del 2022). Anche nel Sud del Paese si osservano valori stabili ma più elevati (10,3%, rispetto al 10,7% del 2022), sia a livello familiare (12,1%, rispetto al 12,7% del 2022).
Nel corso del 2023, l'incidenza della povertà assoluta tra i minori ha raggiunto il 14%, il dato più alto dal 2014; i minori appartenenti a famiglie in povertà assoluta, nel 2023, hanno raggiunto la cifra di 1,3 milioni. Questo allarme ha spinto Save The Children a richiedere "provvedimenti immediati per affrontare l'emergenza e una strategia nazionale integrata di lungo termine per assicurare a tutte le bambine e i bambini e gli adolescenti che vivono in Italia le stesse opportunità di crescita".
Il commento dell'ex Presidente del Consiglio e attuale Presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, non è tardato ad arrivare: «Con il Governo Meloni si collezionano record; l'ultimo è quello di poveri assoluti: 5,7 milioni in Italia nel 2023. Persone a cui la Presidente del Consiglio ha dato risposte chiare: taglio del Reddito di cittadinanza, niente salario minimo, niente aiuti contro il caro mutui, niente risorse dagli extraprofitti delle banche per sostenere chi rischia di perdere casa. Stamattina ha proposto però le 'infrastrutture di cittadinanza'. Le infrastrutture sono una priorità, non capisco in che modo siano però la soluzione per chi non arriva a fine mese ora, non domani. A meno che Meloni non intenda un ponte sotto il quale andare quando non si ha più niente».
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