La disoccupazione galoppa in Italia: è di pochi giorni fa la notizia del nuovo record storico, attestatosi al 13,4% secondo l'Istat. Non va meglio la provincia di Salerno, dove i dati sono al di sopra della media nazionale. Lo rende noto la CGIL attraverso una nota firmata da Maria Di Serio, segretario generale del sindacato a livello provinciale. In Costiera Amalfitana va leggermente "meno peggio" rispetto a Salerno città: i disoccupati sono il 14,3% della popolazione attiva, contro il 17,2% del capoluogo. Male poi Cava dei Tirreni (18,8%), agro Nocerino-Sarnese (17,4%) e Valle del Sele con il 18,8%. Il Cilento, altra zona turistica come la Costa d'Amafi, è al 16,8%.

Ancora più allarmante è la situazione relativa ai giovani. «Per i giovani - afferma Maria Di Serio - il rapporto è di un giovane occupato su tre, anche Garanzia Giovani, lo strumento che credevamo potesse essere d'aiuto ai ragazzi che non studiavano e non lavoravano permettendogli l'accesso al mondo dell'occupazione, non è diventato l'aiuto che speravamo.

Due anni fa - continua la nota - chiedemmo un piano di lavoro per i giovani senza avere risposta, in questa regione non ci sono interlocutori politici con cui la C.G.I.L riesce a confrontarsi per rilanciarne l'economia».

I dati di Salerno su Garanzia Giovani, infatti, evidenziano che su circa 4 mila domande pervenute, gli ammessi risultino 1.496, il 14.6% dei presi in carica regionali. I dati relativi al nostro territorio sono i più "vicini" alla media nazionale ma devono comunque far riflettere: a differenza che altrove, in Costa d'Amalfi ci sono le potenzialità per fare molto meglio.