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Costiera nella morsa del traffico, ma c’è chi ne approfitta per far profitti

La lettera aperta a firma del Consigliere Delegato alla Polizia Municipale Giorgio Stancati e della Comandante della Polizia Municipale di Amalfi Agnese Martingano

Inserito da (ranews), mercoledì 2 maggio 2018 18:42:42

Come volevasi dimostrare, in occasione del 1° maggio appena trascorso, si è ripresentato il problema della viabilità in Costiera Amalfitana. Una questione annosa che sembra non trovare soluzione, nonostante gli sforzi delle amministrazioni del territorio, con code di veicoli che nel peggiore dei casi bloccano pericolosamente le ambulanze in emergenza. Ma, nonostante tutto, in Costiera continuano ad affluire decine e decine di autobus, che non fanno altro che peggiorare la situazione e che, spesso, sono autorizzati al transito proprio da chi dovrebbe tutelarci. Di questo tratta la lettera aperta a firma del Consigliere Delegato alla Polizia Municipale Giorgio Stancati e della Comandante della Polizia Municipale di Amalfi Agnese Martingano, che intendono denunciare le gravi mancanze delle Istituzioni e aprire gli occhi ai cittadini. Di seguito il testo integrale.

Il problema della viabilità in Costiera Amalfitana è oggetto di dibattiti, studi, provvedimenti fin dai primi anni '80, quando il Prefetto di Salerno emanò la prima ordinanza d'urgenza finalizzata a fronteggiare quella che all'epoca si presentava a tutti gli effetti una situazione d'emergenza per il numero di veicoli, soprattutto autobus, che ogni giorno percorrevano la Strada Statale 163. Fu così che l'Ordinanza Prefettizia, che in buona sostanza imponeva ai bus turistici il senso unico di marcia Sorrento/Positano/Vietri sul Mare, preceduta dal tradizionale tavolo tecnico in Prefettura, divenne un appuntamento annuale fisso, pressoché d'identico contenuto ogni anno. Dopo circa vent'anni si giunse alla conclusione che il problema della viabilità non poteva più essere considerato un fenomeno emergenziale, ma bensì una problematica ordinaria legata alla gestione di un tratto di strada che non può contenere né sostenere un carico di traffico della portata che quotidianamente ci si riversa. Così l'ordinanza emergenziale del Prefetto è stata sostituita da un'ordinanza ordinaria dell'ANAS quale Ente proprietario della strada.

 

Sono 40 anni che discutiamo di competenze, soluzioni a breve medio e lungo termine, strade alternative, della fondamentale importanza di sviluppare le vie del mare, 40 anni di tavoli tecnici e politici da cui è emersa sempre un'unica grande certezza: limitare l'accesso degli autobus in Costa d'Amalfi!

 

E questo è quanto è stato richiesto dai Sindaci, dagli organi di Polizia, da tutti i rappresentanti delle collettività locali anche quest'anno, all'ennesimo tavolo tecnico convocato dalla Prefettura il giorno 27 marzo scorso. Con forza e determinazione abbiamo richiesto all'ANAS l'adozione di una regolamentazione più restrittiva sulla circolazione dei bus turistici, soprattutto nelle giornate a ridosso di festività nazionali che da sempre rappresentano per la costiera amalfitana momenti di estrema criticità per la vivibilità cittadina delle nostre comunità; ribadendo, ancora una volta, la necessità di adottare un sistema tecnologicamente avanzato di controllo degli accessi dai 4 varchi esistenti (Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul Mare) alla Statale Amalfitana, al fine di contingentare a monte i flussi.

 

Soprattutto abbiamo chiesto ufficialmente che non venissero rilasciate ulteriori autorizzazioni ad altre società private, oltre quelle già rilasciate che ammontano a circa 70 corse giornaliere, che significa 70 bus che ogni giorno, regolarmente, percorrono la SS 163.

 

Ci siamo interrogati sulla legittimità e sull'opportunità delle autorizzazioni per l'esercizio di TPL non convenzionato rilasciate da Provincia e Regione a società private che lo esercitano con autobus che non rispettano neppure i requisiti di dimensioni, ed i conseguenti divieti, imposti dalla vigente ordinanza ANAS. Ma come è possibile considerare Trasporto Pubblico Locale, ed equipararlo al servizio pubblico essenziale svolto dalla Sita, un servizio che viene svolto solo nel periodo estivo (aprile-ottobre) e non lungo l'interoarco dell'anno solare? Un servizio che non rispetta tutte le partenze previste in autorizzazione, e che in assenza di viaggiatori ed in particolar modo nelle ore serali salta e/o annulla le corse? Un servizio che non effettua fermate intermedie? Per queste motivazioni noi siamo sempre stati convinti che questo servizio non possieda affatto i requisiti del servizio pubblico essenziale che giustifica tutte le deroghe alle disposizioni dell'ordinanza ANAS. E le nostre tesi sono state integralmente accolte ed avallate anche dal TAR di Napoli e dal Consiglio di Stato ma questo, a quanto pare, non interessa a nessuno!

 

Oggi, come se nulla fosse accaduto, come se la storia degli ultimi 40 anni non avesse insegnato nulla, nel più totale dispregio delle nostre comunità, delle loro difficoltà, dei mille disagi che patiscono, nella più assoluta e totalizzante indifferenza istituzionale, a sfregio rispetto a quanto rappresentato dai Sindaci dei vari comuni della Costa d'Amalfi, scopriamo che la Provincia di Salerno il giorno 18 aprile 2018 avrebbe rilasciato un'altra autorizzazione ad una società di Sorrento con 9 ulteriori tratte da coprire sempre con bus, sempre TPL, di cui peraltro non si conoscono neppure i dettagli di esercizio come numero di corse, orari, capolinea, fermate, etc. ! A questo punto ogni ulteriore ragionamento appare superfluo. Quella che era la nostra unica certezza, limitare l'accesso degli autobus turistici in Costa d'Amalfi, non appare più un obiettivo comune!

 

E così, al termine di un lungo ponte vacanziero che, nel rispetto della migliore delle tradizioni, è stato caratterizzato da ingorghi deliranti e dalla totale paralisi determinata dalla presenza sul territorio a vario titolo di centinaia di bus (solo nella giornata del 30 aprile abbiamo registrato la presenza ad Amalfi di circa 200 bus e minibus), resta la rabbia nel vedere la nostra terra violentata.

 

Tutto questo è a nostro avviso assolutamente intollerabile, tutto questo offende l'onestà intellettuale e la dignità professionale di quanti in questi giorni si adoperano con spirito di abnegazione e sacrificio per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini e degli ospiti della Costiera.

 

Ma la rassegnazione non ci appartiene, noi continueremo a lottare per quelle maggioranze silenziose che con il loro silenzio chiedono soltanto RISPETTO!

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