AttualitàCarburanti in rialzo: servito sfiora i 2 euro al litro. Governo proroga taglio accise fino all’8 luglio

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Carburanti in rialzo: servito sfiora i 2 euro al litro. Governo proroga taglio accise fino all’8 luglio

Non si fermano i rialzi dei prezzi di benzina e diesel. La quotazione del gasolio è vicina al record storico toccato lo scorso 8 marzo. Proprio in questi istanti è in corso il Consiglio dei Ministri sul nuovo decreto sugli aiuti a famiglie e imprese

Inserito da (Redazione LdA), lunedì 2 maggio 2022 12:56:25

Non si fermano i rialzi dei prezzi di benzina e diesel oggi in Italia. La quotazione del gasolio è vicina al record storico toccato lo scorso 8 marzo.

Le medie dei prezzi praticati alla pompa in modalità self service sono a un passo da 1,8 euro/litro per la benzina e a oltre 1,81 per il gasolio. Sul servito siamo rispettivamente a 1,92 e 1,94 euro/litro.

Al distributore di carburanti Eni di Maiori, in Costiera Amalfitana, il servito torna a superare i 2 euro al litro (vedi foto). Oggi, 2 maggio, è infatti scaduto il decreto approvato dal governo per abbassare il prezzo della benzina, con la cosiddetta accisa mobile.

I rincari di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l'85% della merce viaggia su gomma.

Il Consiglio dei Ministri che si è riunito stamattina ha, perciò, approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti.

In considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall'eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, a decorrere dal 3 maggio 2022 e fino all'8 luglio 2022, le aliquote di accisa approvate nel 1995 (e successive modificazioni) sono rideterminate nelle seguenti misure:

Inoltre, per lo stesso periodo, l'aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento.

Se si guarda ai dati settimanali del Mite, l'effetto del taglio delle accise al distributore c'è stato. La rilevazione del 14 marzo vedeva infatti la benzina a 2,184 euro, mentre quella del 25 aprile si è fissata a 1,766 euro. Un livello comunque insoddisfacente per le associazioni dei consumatori, perché non raggiunge quello del pre-guerra.

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