AttualitàCapri, Unione Nazionale Consumatori scrive alle autorità: «Subito un intervento di ripascimento della Spiaggia Grande»

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Capri, Unione Nazionale Consumatori scrive alle autorità: «Subito un intervento di ripascimento della Spiaggia Grande»

«Per far fronte a tale problema, oltre ad una preventiva bonifica dell’area ed un’attenta attività di pulizia, andrebbe ripristinata, tempestivamente, l’originaria costa»

Inserito da (Redazione LdA), mercoledì 26 gennaio 2022 09:28:23

L'Unione Nazionale Consumatori, con una nota a firma dell'avvocato Teodorico Boniello, delegato per l'Isola di Capri, inviata a mezzo pec alla Citta Metropolitana di Napoli ed al Comune di Capri, ha richiesto e sollecitato, con la dovuta urgenza, alcuni interventi di ripristino della spiaggia di Marina Grande, immediati e preventivi, che possano evitare disagi e disservizi in piena estate e garantiscano la sicurezza dei bagnanti, anche dopo l'incidente mortale avvenuto scorso anno sulla sovrastante Strada Provinciale.

Tali interventi, secondo l'associazione di consumatori, vanno programmati oggi, a bocce ferme e non durante la stagione estiva.

In particolare secondo UNC: «L' erosione dal mare, il cambiamento climatico e i forti moti ondosi invernali - si legge nella nota - avrebbero provocato un fenomeno di continuo e progressivo restringimento dell'arenile, che ha ridotto, col passare del tempo, sempre più gli spazi pubblici per i bagnanti».

«Per far fronte a tale problema, quindi, - continua UNC - oltre ad una preventiva bonifica dell'area ed un'attenta attività di pulizia, andrebbe ripristinata, tempestivamente, l'originaria costa e la conformazione dello status quo, mediante interventi urgenti e specifici di ripascimento del litorale».

E ancora: «A ciò vanno aggiunte le note problematiche relative al costone roccioso ed alla sicurezza dei bagnanti, che non possono passare nel dimenticatoio».

«Lo scorso anno, - osserva l'avv. Boniello - purtroppo, l'area in oggetto è stata scenario di un incidente mortale, dove ha perso la vita un giovane autista di un autobus ATC e sono state refertate decine di feriti, allorquando, un pullmino del servizio pubblico è precipitato dalla strada Provinciale Marina Grande, di proprietà dell'odierna Citta Metropolitana di Napoli, sul litorale sottostante, per cause e responsabilità ancora da definire in sede giudiziaria».

«Ad oggi, purtroppo, - prosegue - constatiamo che non risultano avviati ed effettuati gli interventi dovuti e necessari, volti a garantire la sicurezza sia degli utenti della strada a monte e sia del sottostante litorale balneare, ivi compresa la sostituzione della ringhiera di precaria stabilità, posta in prossimità dell'incidente e che costeggia l'intero tratto, unitamente ai muretti di protezione. Tra l'altro appare surreale che non si conoscano ancora le responsabilità dell'incidente stesso. Ma ciò che appare chiaro è che tale struttura in ferro è vetusta ed inadeguata per garantire la sicurezza. Come è noto la strada è ancora parzialmente chiusa ed a senso unico alternato regolato da semafori, con ripercussioni sulla mobilita dell'intera isola».

Lo scorso 2019, con delibera nr. 196/2019 dell'Amministrazione Metropolitana di Napoli, furono stanziati quasi 3 milioni di euro per il rifacimento dell'intero litorale e per gli interventi sul costone roccioso.

A quasi tre anni da tale provvedimento, pubblicizzato in pompa magna sui mass media anche nazionali dall'Amministrazione Provinciale di Napoli, non vi e stato un solo atto amministrativo che ha fatto seguito a tale delibera ed avviato, concretamente l'iter per l'esecuzione degli interventi.

«Per tali ragioni, - si conclude nella nota - si richiede, con la dovuta urgenza, alle intestate istituzioni, ciascuna per la propria competenza, di avviare e/o sollecitare, prima della riapertura della stagione turistico - balneare, tutti gli interventi finalizzati al ripristino della spiaggia di Marina Grande, alla salvaguardia e sicurezza della stessa, compresa la sostituzione della ringhiera de quo, e dei bagnanti, oltre programmare di installare un presidio di sicurezza nell' area, come già più volte sollecitato, e ad oggi priva di alcun controllo».

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