AttualitàA un anno dall'inizio del conflitto in Ucraina Putin annuncia rafforzamento triade nucleare

Ucraina, Russia, guerra, conflitto, nucleare

A un anno dall'inizio del conflitto in Ucraina Putin annuncia rafforzamento triade nucleare

Putin ha sospeso il trattato New Start in vigore con Washington e l'Occidente teme la minaccia del nucleare

Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 24 febbraio 2023 11:49:23

Il 24 febbraio 2022, un anno fa, iniziava la guerra in Ucraina. Le truppe russe, schierate da settimane sempre più vicine ai confini, iniziarono un'offensiva che ancora oggi non ha visto la fine. Il presidente russo Putin giustificò l'operazione come un'azione per "demilitarizzare e denazificare" l'Ucraina e proteggere la popolazione di etnia russa. Quello che per la Russia doveva essere un blitz di pochi giorni, ad oggi è un conflitto strenuante.

Nei momenti di maggior successo dell'offensiva russa, Mosca era riuscita a controllare il 27% dell'Ucraina. Oggi ne occupa tra il 15% e il 20%.

Per frenare l'invasione, i leader occidentali applicarono sanzioni contro Mosca, che non diedero l'effetto sperato. I negoziati di pace in Bielorussia fallirono e a marzo la città di Mariupol, porto strategico sul Mar d'Azov, venne assediata dalle forze russe, che poi attaccarono la centrale nucleare di Enherodar a Zaporizhzhia. A inizio aprile la stampa mondiale apprende della strage di Bucha, dove i soldati russi avevano torturato e seviziato centinaia di corpi nelle fosse comuni. Questi eventi portarono l'Occidente a sanzionare ancora più duramente Mosca e gli oligarchi russi.

Gli ucraini si barricarono nella fabbrica di acciaio Azovstal a Mariupol, costantemente attaccata dalle forze russe. Nel frattempo, la Svezia e la Finlandia avanzarono domanda di adesione alla NATO, rompendo la loro neutralità. Mariupol alla fine cadde in mano russa.

A giugno, sfumato il sogno di Zelensky di portare il suo Paese nella Nato, l'Ue concesse all'Ucraina lo status di candidato. Mosca cercò di prendere Odessa, porto strategico nel sud dell'Ucraina, e cercò di spaventare i Paesi che appoggiavano Kiev riducendo le forniture di gas tramite il Nord Stream, che a settembre venne colpito da due esplosioni.

A inizio ottobre, il Ponte di Kerch, che collega la Penisola di Crimea alla Russia, subì esplosioni che furono subito attribuite a Kiev. Mosca rispose attaccando le infrastrutture energetiche ucraine, lasciando milioni di civili senza acqua ed elettricità. In seguito a quattro referendum considerati dal resto del mondo manovrati e quindi non validi, la Russia riconobbe i territori delle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhizhia come propri.

Il 2023 si apre con la richiesta di Kiev all'Occidente di ulteriori aiuti militari, che gli vengono accordati. A ridosso dell'anniversario della guerra, Putin annuncia la sospensione del trattato New Start, accordo sulla riduzione delle armi nucleari strategiche in vigore con Washington. Firmato a Praga l'8 aprile del 2010 dagli allora presidenti Usa, Barack Obama, e russo, Dmitri Medvedev, fu prorogato nel 2021 e ha validità fino al 2026.

Oggi, però Vladimir Putin, durante i festeggiamenti della Giornata del Difensore della Patria per ringraziare quanti hanno combattuto per il Paese ha annunciato: «Continueremo a rafforzare il nostro armamento nucleare».

Joe Biden non crede che «Putin stia per usare l'arma nucleare», tuttavia sospendere il trattato New Start è stato un «atto irresponsabile», ha detto in un'intervista all'Abc.

Galleria Fotografica