Territorio e AmbienteLimone IGP e Colatura di alici: le eccellenze della Costa d’Amalfi in vetrina a Uno Mattina Estate [VIDEO]

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Limone IGP e Colatura di alici: le eccellenze della Costa d’Amalfi in vetrina a Uno Mattina Estate [VIDEO]

I prodotti di qualità della Costiera Amalfitana tra i motori della ripartenza del turismo locale

Inserito da (redazionelda), martedì 30 giugno 2020 17:17:35

I prodotti tipici del territorio come volano per far ripartire il turismo della Costiera Amalfitana, la gastronomia come motore trainante dell'economia locale: questo è il leit motiv del servizio andato in onda ieri a Uno Mattina Estate, il programma condotto da Barbara Capponi e Alessandro Baracchini (video in basso).

Le telecamere di Rai1 sono giunte nel porto del suggestivo borgo marinaro di Cetara, proprio nel giorno in cui veniva onorato il Santo Patrono. Accompagnata da Gennaro Marciante e Gennaro Castiello, patron del Ristorante Acquapazza, Metis Di Meo ha spiegato al pubblico a casa la particolarità della colatura di Cetara, un liquido ambrato dal sapore molto deciso, ottenuto dal processo di maturazione delle alici sotto sale seguendo un antico procedimento tramandato di padre in figlio dai pescatori di Cetara. Si tratta di regole semplici e tempi precisi che ne fanno oggi un prodotto tutelato da un Presidio Slow Food e che si avvia al riconoscimento della Dop. Antenato nobile del garum romano, la preparazione della colatura è una sorta di rituale antico: la materia prima è costituita esclusivamente da alici pescate nel Golfo di Salerno con la tecnica del cianciolo e avviate alla salagione poche ore dopo la cattura in piccole botti di castagno chiamate terzigni. Dopo alcuni mesi, il liquido che è affiorato, ricco di proprietà organolettiche, viene recuperato praticando un piccolo foro.

Dall'azzurro del mare al giallo intenso dei limoni il passo è breve. A Chiara Gambardella, direttore del Consorzio di Tutela "Limone Costa d'Amalfi IGP" il compito di illustrare le proprietà e le particolarità di questo prezioso agrume dalla forma affusolata (da qui, infatti, il nome "sfusato amalfitano"), dalla buccia ricca di polifenoli e con un'elevata percentuale di vitamina C, tanto da essere largamente utilizzato in passato sia dai marinai dell'Antica Repubblica Marinara di Amalfi per combattere lo scorbuto sia dai medici della Scuola Medica Salernitana. Un vero toccasana, insomma, molto richiesto sia sul mercato nazionale che estero per il suo utilizzo versatile: oltre che al naturale, è impiegato infatti per la preparazione del famoso limoncello, oltre che di marmellate e di tanti dolci tipici che hanno contribuito a far conoscere e apprezzare il bello e il buono della Costiera Amalfitana.

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