Tu sei qui: Territorio e AmbienteLa "malanotte": l'alluvione che sconvolse la Costiera Amalfitana, a 71 anni dal disastro del 1954 [VIDEO]
Inserito da (Admin), sabato 25 ottobre 2025 17:30:29

Settantuno anni fa Salerno e la Costiera Amalfitana furono travolte da una delle alluvioni più devastanti della storia italiana: in 16 ore, tra il 25 e il 26 ottobre del 1954, caddero quasi 2.500 millimetri di pioggia: un diluvio che distrusse vite e infrastrutture, cambiando per sempre il volto di quelle terre e portando via con sé 318 vite, lasciando 250 feriti e oltre 5.000 sfollati.
In un'Italia ancora segnata dalla recente Seconda Guerra Mondiale, con infrastrutture fragili e incerte, la pioggia cominciò a battere sulle coste della Campania il 25 ottobre del 1954. Le colline e le montagne della zona, appesantite dalle intense piogge, si sbriciolarono sotto la pressione dell'acqua: ogni torrente, ruscello e corso d'acqua esondò, trascinando a valle detriti, fango e alberi sradicati. Le frane spazzarono via interi villaggi, come Molina, e distrussero monumenti storici, come l'arcata dell'acquedotto nota come "Ponte del Diavolo".
L'intera costa venne modificata dalla furia dell'alluvione: i torrenti Bonea e Cavaiola a Cava de' Tirreni, ad esempio, portarono a valle talmente tanti detriti da cambiare la morfologia della vicina Vietri sul Mare, estendendo la linea costiera che, ancora oggi, forma la spiaggia della Marina. Anche Maiori subì pesantemente l'alluvione: il centro storico e la parte alta della città furono travolti, mentre il torrente Reggina, bloccato dai tronchi, ruppe gli argini e fece crollare diversi edifici.
La città di Salerno, allora molto diversa dall'odierna metropoli, fu devastata: i danni superarono i miliardi di lire dell'epoca, un colpo durissimo per un'area ancora in fase di ricostruzione. L'acqua e il fango avevano trasformato il volto della regione e a partire dal 27 ottobre fu il momento doloroso del bilancio: le vittime, i dispersi, gli sfollati.
Il bilancio umano di quei giorni fu tragico: 102 morti a Salerno, 107 a Vietri sul Mare, 37 a Cava de' Tirreni e altrettanti a Maiori, 35 a Tramonti. Le vittime totali furono 318, mentre i feriti superarono i 250 e gli sfollati furono oltre 5.000. Un disastro umano e sociale, oltre che naturale.
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