Territorio e Ambiente"Comuni Ricicloni": Tramonti si conferma prima in Costa d'Amalfi per raccolta differenziata, 4 comuni sotto la soglia minima

Tramonti, Costiera amalfitana, raccolta differenziata

"Comuni Ricicloni": Tramonti si conferma prima in Costa d'Amalfi per raccolta differenziata, 4 comuni sotto la soglia minima

Ravello, Amalfi, Positano e Vietri sul Mare sono sotto il limite di legge del 65% di raccolta differenziata

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 14 dicembre 2022 11:34:42

Una situazione stazionaria con lievissimi miglioramenti solo in alcuni parametri. La percentuale di raccolta differenziata nel 2021 si attesta al 54,7%, con un incremento di solo 0,5 punti rispetto all'anno precedente. Dal 2016 al 2021 i dati di produzione e raccolta differenziata della Campania risultano stabili con variazioni sostanzialmente non significative. Diminuiscono i comuni Rifiuti Free della Campania, pari nel 2021 a 101, con una riduzione del 3,8% rispetto al 2020. Cresce, di poco, il numero dei comuni ricicloni in Campania, che si attesta a 314, con un incremento di 1,62% rispetto al 2020. Ecco la diagnosi sulla raccolta differenziata di Legambiente presentata con il Dossier Comuni Ricicloni 2021, dove l'associazione ambientalista ha elaborato i dati l'Osservatorio regionale dei rifiuti.

Sono 101 i Comuni Free di Legambiente quelli dove la raccolta differenziata è di almeno 65% e dove ogni cittadino produce, al massimo, 75 Kg di secco residuo all'anno, ovvero di rifiuti indifferenziati avviati allo smaltimento. La Provincia più virtuosa per i Comuni Free spetta a Salerno con il 43% dei comuni sul totale (sono 43), segue la Provincia di Benevento con il 33% pari al 33 comuni. Più distaccate la Provincia di Avellino con 13 comuni pari al 13% e Caserta con 8 comuni pari al 8%. Solo quattro comuni rifiuti free per la Provincia di Napoli.

In Campania sono 314 i comuni ricicloni che, nel 2021, hanno superato il limite di legge del 65% di raccolta differenziata, con un incremento del 1,2 %.

In Costiera Amalfitana Tramonti è al primo posto con una percentuale di raccolta differenziata di 80,24% (anche se con un calo del 2% rispetto all'anno scorso), mentre quello con la percentuale minore di raccolta differenziata è Vietri sul Mare (42,31%). Di seguito la classifica.

 

Tramonti 4.053 abitanti - 80,24%

Atrani 801 abitanti - 77,97%

Minori 2.583 abitanti - 78,11%

Scala 1.493 abitanti - 74,54%

Praiano 2.001 abitanti - 71,85%

Maiori 5.374 abitanti - 70,47%

Conca dei Marini 674 abitanti - 69,38%

Furore 693 abitanti - 67,40%

Ravello 2.386 abitanti - 63,85%

Amalfi 4.824 abitanti - 63,08%

Positano 3.768 abitanti - 53,24%

Vietri sul Mare 7.278 abitanti - 42,31%

 

"In una regione - commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania - che nel 2021 ha prodotto 2,6 milioni di tonnellate di rifiuti, in crescita del 3,66% rispetto al 2020, di cui ben 1,2 milioni di tonnellate non riciclabili, la priorità dovrebbe essere quella di puntare su politiche locali e territoriali volte non solo ad aumentare la raccolta differenziata ma anche a lavorare attivamente sulla riduzione della produzione dei rifiuti. Un obiettivo che ci chiede l'Europa da qui al 2030 e che molti comuni Rifiuti Free, stanno già attuando da tempo. Freno dello sviluppo di un'economia circolare risulta essere ancora una volta il deficit impiantistico della Campania e del Sud Italia in generale, che ci mostra quanta strada ancora abbiamo da fare per uscire dal labirinto intricato dei rifiuti che caratterizza la nostra regione ormai da troppo tempo. Lo evidenziano i dati della frazione umida dei rifiuti solidi urbani e delle tantissime, troppe, tonnellate trasportate e processate fuori regione, un quantitativo che nel 2020 è arrivato al 45% del totale prodotto, il tutto causato da un numero ancora insufficiente di impianti di digestione utili non solo alla chiusura del ciclo di questa tipologia di rifiuto ma anche alla produzione di compost e di energia. La strada da percorrere - conclude la presidente Legambiente Campania - è quella che da anni chiediamo con forza, lavorare per la realizzazione degli impianti utili e necessari allo sviluppo di un'economia circolare made in Campania, che possano mettere freno al traffico dei rifiuti fuori regione e che vedano un modello di partecipazione collettiva da parte della comunità locale. Un lavoro che ha bisogno di una gestione politica coraggiosa e coerente, che affianchi le amministrazioni locali e che avvii un percorso di trasparenza con i territori. Questa è l'unica strada per realizzare il prima possibile le infrastrutture necessarie e di opere strategiche allo sviluppo dell'economia circolare che si possono tradurre in misure di politica industriale, occupazionale e sociale."

 

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