Tu sei qui: Echi e FavilleUna vita per la scuola (di vita): a Minori le maestre Trofimena Amato e Trofimena Florio vanno in pensione
Inserito da (redazionelda), venerdì 26 giugno 2020 17:07:12
Il 2020 per la nostra Minori sarà ricordato, oltre che per il coronavirus che speriamo salutare al più presto, per il pensionamento di figure professionali centrali nel nostro paesino. Dopo il medico di famiglia è la volta di due maestre: le "due Mena".
Così simpaticamente sono ricordate da colleghi ed alunni le maestre Trofimena Amato e Trofimena Florio. Dopo una lunga carriera vissuta per la gran parte insieme condividendo la stessa cattedra, condividono anche quest'ulteriore traguardo importante della loro vita. Purtroppo la situazione d'emergenza sanitaria che stiamo attraversando non permette nessun meritato festeggiamento per le "due Mena". Con queste poche righe vogliamo rendere omaggio a due donne che sono state più che semplici maestre per molte generazioni minoresi. La loro avventura nel mondo della scuola inizia intorno agli anni 80 quando, da giovanissime maestre, vennero ingaggiate nel doposcuola comunale pomeridiano. Insieme sin da subito, hanno condiviso lezioni e programmi didattici dando vita ad entusiasmo e professionalità. Divise per qualche anno in giro per gli altri Istituti scolastici della Costa, si sono finalmente ricongiunte proprio qui, a Minori, dove per 25 anni circa hanno sempre lavorato in team con grande successo e stima da parte di chi le ha conosciute. Un duo affiatato per sinergia, impegno e sprint che sempre ha contraddistinto il loro lavoro. Persone attente, sempre presenti e pazienti, il tutto correlato da un autentico amore per l'insegnamento e profonda dolcezza verso gli alunni. In questi lunghi anni instancabilmente hanno porto la mano a tanti bambini, asciugato lacrime, calmato capricci, allacciato scarpe, dispensato baci e abbracci, incoraggiato i più timidi e motivato tutti con il loro incancellabile sorriso. Sono state una guida e un punto di riferimento per tanti che ancora oggi per strada si fermano a salutare con gratitudine le loro maestre. Fare la maestra in un paesino piccolo come il nostro significa essere parte integrante della vita dei ragazzi anche aldilà delle mura scolastiche, aldilà della grammatica e della matematica, anche quando si è per strada o addirittura in spiaggia. Sempre pronte a dare consigli e ascoltare i successi dei loro alunni che continuano a seguire. C'è ancora chi ricorda le loro lezioni di vita che di tanto in tanto si intrecciavano con la didattica. Le "due Mena" diverse volte si sono ritrovate tra i banchi i figli di ex alunni contentissimi di affidarli alle loro maestre. La maestra elementare nel nostro contesto cittadino significa essere più che una semplice educatrice; significa fare da seconda mamma. Le "due Mena" sono oltretutto tra le ultime maestre minoresi che hanno svolto la loro professione nel paese natio.
Due belle figure lasciano la scuola, la loro seconda famiglia per godersi la meritata pensione anche se, conoscendole, sappiamo che non smetteranno di "fare le maestre". È la loro vita. Chissà se la loro bella testimonianza non possa far accendere il desiderio di diventare maestra/o nel cuore dei loro alunni. Ce lo auguriamo, sarebbe il frutto più bello da raccogliere dopo tanti anni di carriera.
Alle amabili "maestre Mene" va il nostro grazie per il bene e l'educazione che hanno saputo donare a tutti gli alunni ricercando sempre la collaborazione con le famiglie. Anche se la parola pensione per loro non si addice affatto, auguriamo loro di godersi serenamente il tempo di riposo nel migliore dei modi dopo intensi e meravigliosi anni di insegnamento. Un immenso grazie maestre!
D.C.
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