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Tu sei qui: SezioniL'EditorialeA che gioco stanno giocando?
Scritto da Antonio Schiavo (redazione), martedì 16 marzo 2021 17:18:13
Ultimo aggiornamento martedì 16 marzo 2021 17:18:13
di Antonio Schiavo
Ieri mattina, dico ieri mattina (non un mese fa) l'AIFA, dico l'AIFA, il massimo organo di validazione della bontà ed efficacia terapeutica dei farmaci affermava, con assoluta sicumera, che il vaccino Astrazeneca era assolutamente sicuro e che gli effetti collaterali dichiarati potevano probabilmente essere il frutto di isteria collettiva generata dai media.
Qualche ora dopo, accodandosi supinamente, alle omologhe istituzioni francesi e tedesche, disponeva la "sospensione cautelativa" delle somministrazioni in attesa che l'EMA (L'Agenzia Europea del Farmaco) eseguisse ulteriori accertamenti.
Ora, a noi che non siamo scienziati, la domanda sorge spontanea: "Ma era vero quanto dicevano la mattina o quanto, contraddicendosi, affermavano nel pomeriggio?
E l'EMA questi approfondimenti non poteva farli prima che il vaccino fosse immesso sul mercato?".
Già, il Mercato, pur non volendo fare dietrologia inutile, comincia ad aleggiare il sospetto che queste continue accelerazioni e rallentamenti siano determinate solo dalle condizioni dettate dai colossi farmaceutici e dalle speculazioni ad esse collegate visto che , ad oggi, nessuno è stato in grado di leggere i contratti di produzione e distribuzione dei vaccini.
Per rimanere, poi, in ambito italiano:
ricordate che, poco più di un anno fa, quando già il virus faceva il suo mestiere letale, un professorone, impegnato forse più a contendere a Cottarelli le comparsate nel salotto chiericale di Fabio Fazio che a fare ricerca, asseriva che l'Italia non correva rischi, salvo poi ricredersi di fronte ai dati che lo smentivano clamorosamente?
E che dire delle dispute fra virologi su chi propendeva per una chiusura totale e chi, invece, diceva che mettersi in clausura servisse a poco?
Intendiamoci, il Covid 19 è qualcosa di assolutamente nuovo e sconosciuto nello scenario delle conoscenze mediche ma, ad occuparsene non siamo noi, poveri ignoranti, ma i maggiori luminari che dovrebbero, con tutte le giustificazioni del caso, essere molto più competenti o, quanto meno, più cauti e accorti nelle loro apodittiche affermazioni.
Intanto le ultime contraddizioni hanno gettato e gettano nel più completo sconforto quanti si sono già vaccinati, stanno per farlo o attendono la seconda dose.
La confusione regna sovrana mentre a distanza di un anno nulla è cambiato, se non in peggio: il piano vaccinale è ancora nella mente del "Governo dei Migliori" ; il ministro Speranza ( sì, proprio quello che in un suo libro pubblicato a orologeria diceva che l'Italia non si sarebbe fatta cogliere impreparate ) dichiara che entro luglio tutti gli italiani che lo vorranno saranno vaccinati per essere smentito ,qualche ora dopo, dal Capo della Protezione civile, che spera, se va bene, di farcela per l'autunno.
L'unica certezza è che la terza ondata dell'epidemia non ha risparmiato il nostro Paese, gli Ospedali si stanno nuovamente riempiendo, gli operatori sanitari in prima linea non sanno più a che Santo votarsi.
Per non parlare, perché sarebbe un fuor d'opera, della situazione di crisi che ha portato alla soglia delle povertà migliaia di altre famiglie, degli esercizi e aziende che chiudono, ammortizzatori sociali che stentano ad arrivare nelle tasche dei destinatari.
Però, come diceva Lucio Dalla "c'è una grossa novità", il decreto "Ristori" è diventato il decreto "Sostegno" e il
ManDraghi con tutta la sua squadra dei Migliori (figuriamoci i peggiori) da un mese non riesce ad emanarlo.
Come prima più di prima.
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