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Tu sei qui: SezioniEventi & SpettacoliRavello, La Ribalta è tornata a casa: sul palco di Villa Rufolo emozioni e ritrovato entusiasmo
Scritto da (Redazione), sabato 8 febbraio 2020 16:51:46
Ultimo aggiornamento sabato 8 febbraio 2020 18:21:58
La Ribalta torna a casa, ed è un'emozione di ricordi e passione. Una passione che non si spegne e che da ben 44 anni contraddistingue uno dei viaggi più belli e entusiasmanti delle realtà associative di Ravello. È una storia che parla di persone e sguardi, di mani che si stringono attorno a un grande e forte progetto: è La Ribalta, che oggi più che mai si lascia andare alla sua più alta espressione d'arte. Sorridente, unita, felice. Nel Teatro di Villa Rufolo, che aveva già incorniciato alcuni dei successi della Compagnia Teatrale più longeva della Costa d'Amalfi, grande affermazione per la prima di "Bene Mio e Core Mio" di Eduardo De Filippo. Una commedia in tre atti, diretta per l'occasione da Costantino Amatruda, brillante e appassionante, che racconta la storia di Lorenzo Savastano e di sua sorella Chiarina: un rapporto morboso e a tratti tormentato, che costringerà il giovane restauratore del Vomero - interpretato magistralmente da Alfonso Liguori - a partire per l'America.
L'assenza di Lorenzo favorirà una serie di colpi di scena: Chiarina - una intensa Gioconda Cappotto -, si lascerà andare alla passione travolgente con Filuccio, lo scaltro e bizzarro ortolano del paese interpretato da un esuberante e coinvolgente Massimiliano Bottone. Ma sarà il cambiamento di Chiarina a stravolgere la tranquillità della famiglia Savastano e dei suoi vicini, il brontolone Don Alfonso - Gianluca Mansi - e sua moglie Matilde - Anna Califano - che insieme alla cameriera impicciona interpretata da Lorenza Malafronte si troveranno a dover far fronte a una serie di equivoci e ingressi inaspettati: il dottore - Pasquale Vuilleumier -, zio Gaetanino - un tenebroso Nicola Mansi Jr - la vedova Virginia - che ha visto il ritorno sulle scene della spumeggiante Annamaria Amatruda a tre anni dalla nascita della sua Asia - e suo figlio Pasqualino nell'interpretazione straordinaria di Marco Lucibello.
«Siamo felici - ha sottolineato il presidente del sodalizio Tommaso Apicella -. La Ribalta è questa bella e grande famiglia, un gruppo di persone che credono fortemente in un progetto e che insieme si lasciano entusiasmare dal teatro e dalla forza di questa arte». E quest'anno, per la prima volta accanto ai veterani de La Ribalta, anche i giovani Gianluigi Ferrara, Gabriele Calce e Francesco Pagano direttamente da La Ribalta Off in scena nel prossimo weekend nel Teatro di Villa Rufolo.
«Orgoglioso di aver diretto una compagnia che ha fatto la storia del teatro amatoriale in Costiera - ha commentato il regista Amatruda -. Mi sono trovato in un grande gruppo dove si respira una sinergia meravigliosa, abbiamo portato in scena un testo molto scomodo di De Filippo ma sempre più attuale. Spero vivamente che questa collaborazione possa rappresentare il sugello di una condivisione sempre più attiva e proficua con l'unico obiettivo di diffondere il teatro in Costiera Amalfitana e nell'intera provincia».
Perché La Ribalta è un'esperienza d'amore, un viaggio di emozioni, un cuore che batte da 44 anni a ritmo della passione. «Ci aspetta un futuro ricco di iniziative - ha concluso il presidente Apicella - ci auguriamo possa essere contraddistinto da opportunità e successi da condividere. E speriamo possa coinvolgere sempre più persone e i tanti che nel corso del tempo hanno fatto grande questo sodalizio».
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