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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoMinistro Speranza: «Epidemia in fase espansiva, stato d'emergenza fino al 30 aprile»
Scritto da (redazione), mercoledì 13 gennaio 2021 12:45:05
Ultimo aggiornamento mercoledì 13 gennaio 2021 12:53:53
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha comunicato alla Camera la proroga al 30 aprile dello stato di emergenza. "Si tratta di un passaggio ampiamente giustificato da tutte le argomentazioni epidemiologiche - ha spiegato - che consente all'architettura istituzionale dell'emergenza di continuare ad esercitare le sue funzioni e il suo fondamentale lavoro".
"Lunedi - ha aggiunto il ministro - abbiamo avviato un lavoro per la stesura del nuovo dpcm che sostituirà quello del 15 gennaio, e in cui prevediamo la conferma delle misure fondamentali già vigenti e il modello per fasce differenziate".
"Questa settimana - ha ricordato Speranza - c'è un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia, aumentano le terapie intensive, l'indice Rt e focolai sconosciuti. Non facciamoci fuorviare. L'epidemia è di nuovo in una fase espansiva".
"È intenzione del governo confermare il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla, e ridurre gli assembramenti negli spazi antistanti i locali pubblici.Verrà stabilita anche una quarta area, bianca, che potrà scattare solo con livelli epidemiologici molto bassi". In area gialla, invece, "si riapriranno i musei come luogo simbolico della cultura del Paese".
Nel nuovo Dpcm, è intenzione del governo confermare il divieto di spostamento anche in zona gialla e vietare l'asporto dopo le 18 dai bar e stabilire l'ingresso in area arancione di tutte le Regioni a rischio alto. "Sono 12 le Regioni a rischio alto" che entreranno in zona arancione. "Se pensiamo di essere fuori pericolo andiamo incontro a disillusioni".
"Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel ma non abbiamo ancora vinto. La nottata non è ancora passata. L'ultimo miglio è ancora lungo e irto di ostacoli da superare. C'è una rinnovata fiducia ma non dobbiamo abbassare la guardia", ha aggiunto il ministro. "A ieri (12 gennaio, ndr) abbiamo somministrato circa 800mila dosi di vaccino. Un buon risultato. Attualmente siamo la nazione d'Europa che ha somministrato il maggior numero di vaccinazioni. Non rincorriamo classifiche ma siamo soddisfatti di essere i primi in Ue".
"Siamo ragionevolmente fiduciosi che un aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi. Aspettiamo fiduciosi, certi che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno nel loro lavoro. Vogliamo correre ma dobbiamo farlo nell'assoluta sicurezza. Ecco perché dobbiamo dare agli scienziati tutto il tempo necessario per completare il loro lavoro".
Per Speranza "nella campagna di vaccinazione è stato fatto tutto con attenzione e per tempo. Siamo certi che Ema e Aifa non perderanno neppure un giorno in questo fondamentale lavoro. Nel mondo e in Europa vogliamo correre per riconquistare libertà perdute, dobbiamo correre in assoluta sicurezza e massima trasparenza".
"Ad oggi abbiamo 2 vaccini approvati da Ema e Aifa, quello di Pfizer-BioNTech che per il primo trimestre del 2021 consegnerà all'Italia 470mila dosi a settimana e quello di Moderna che ci darà 1,3 milioni di dosi per tutto il primo trimestre. Attendiamo l'ok di Ema entro il 29 gennaio ad Astrazeneca per avere altre dosi fondamentali alla nostra campagna vaccinazione. Ed entro il primo trimestre è atteso l'ok per Johnson&Johnson. C'è poi Reithera, il vaccino italiano i cui risultati della fase 1 sono incoraggianti".
"A chi ha dubbi sui vaccini dobbiamo rispondere con la trasparenza, con l'evidenza scientifica e con la capacità di ascolto e di dialogo, non con gli insulti o con una guerra ideologica tra fan della scienza e primitivi delle caverne".
Speranza aggiunge di essere "convinto che la stragrande maggioranza degli italiani deciderà di vaccinarsi senza necessita di ricorrere all'obbligo". Speranza ha ripetuto che resta "fondamentale per il governo l'obiettivo dell'immunità di gregge che perseguiamo con ogni energia"
"Preoccupa la tensione di questi giorni. Non dobbiamo dimenticare che sin dall'inizio di questa pandemia senza lo sforzo unitario delle istituzioni repubblicane e di ogni cittadino non avremmo avuto le condizioni per combattere questo nemico incredibilmente forte come il virus.
Per poi ribadire: "Teniamo fuori dalla battaglia politica la salute degli italiani" e invocare: "Unità unità unità.Lasciamo fuori da polemiche politiche la campagna di vaccinazione che è troppo importante per macchiarla con polemiche che sono inutili".
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