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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoEffetto Spread, mutui più cari
Scritto da (Redazione), sabato 27 ottobre 2018 09:41:00
Ultimo aggiornamento sabato 27 ottobre 2018 09:41:28
L'impatto dello spread alle stelle è arrivato allo sportello e significherà rate più salate. Le banche hanno iniziato a rincarare i mutui futuri. Il meccanismo di trasmissione della crisi finanziaria alle banche ha raggiunto anche le famiglie, seppur i cambiamenti in corso siano ancora contenuti.
Il quotidiano La Stampa spiega oggi che dai dati sul campo emerge che almeno una dozzina di banche ha già rincarato il proprio tasso fisso. Alcune hanno manovrato al rialzo anche su quello variabile.
Si tratta di variazioni piccole. Ma le proposte di questi istituti sono comunque diventate più costose. Il rincaro va dai 5 punti base a un massimo di 20 punti che tradotto significa dai 2,5 ai 10 euro in più a rata (per un finanziamento di 100 mila euro a 20 anni). Tra chi ha rincarato il mutuo ci sono i principali istituti del Paese da Intesa Sanpaolo a Unicredit fino a CheBanca.
«Lo spread Btp/Bund ha registrato un forte aumento, ma è ancora estremamente volatile - spiega Guido Bertolino, responsabile Business Development di MutuiSupermarket.it -. Questa volatilità da un lato non ha creato degli impatti evidenti sui tassi dei mutui offerti, dall'altro sta alimentando l'incertezza in un periodo in cui le banche stanno pianificando gli impieghi per il prossimo anno».
L'allarme vero e proprio arriverebbe nel caso di spread oltre quota 400. «In quell'ipotesi, i tassi sui mutui tornerebbero al 2011, vale a dire sopra al 5 per cento per il variabile e sopra al 6 per cento per i fissi - dice Roberto Anedda di Mutuionline -. In più le banche, per proteggere i propri indici di patrimonializzazione, inizierebbero di nuovo a chiudere i rubinetti del credito e molte famiglie resterebbero escluse da possibili finanziamenti».
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