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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoAnonymous e la "cyber war" contro Putin: «I siti web oscurati sono solo l’inizio, presto conoscerà la furia degli hacker di tutto il mondo»
Scritto da (Redazione LdA), lunedì 28 febbraio 2022 12:26:07
Ultimo aggiornamento martedì 1 marzo 2022 10:22:29
Il gruppo hacker internazionale Anonymous ha lanciato una serie di attacchi alla Russia in difesa dell'Ucraina.
Già nel corso della giornata del 24 febbraio 2022, mentre l'Ucraina era sotto attacco da parte delle forze di Vladimir Putin, diversi siti istituzionali russi risultavano inaccessibili e impossibili da caricare. Quella sera il collettivo hacker internazionale ha ufficialmente dichiarato guerra alla Russia: «The Anonymous collective is officially in cyber war against the Russian government».
«Signor Putin, l'invasione in corso dell'Ucraina - recita un lungo messaggio pubblicato da Anonymous sui social russi - ha mostrato come il suo regime non abbia rispetto per i diritti umani, né per il principio di autodeterminazione dei Paesi vicini. Negli ultimi giorni è iniziata un'invasione su larga scala, quartieri civili sono stati bombardati e persone innocenti sono state uccise. I rifugiati stanno fuggendo dalle violenze e al popolo è stato imposto il reclutamento dal governo ucraino. La situazione è terribile ovunque e lei ne è l'artefice. [...] I siti web oscurati sono però solo l'inizio, presto conoscerà la furia degli hacker di tutto il mondo, molti dei quali probabilmente risiedono nel suo Paese. I suoi segreti non sono più al sicuro e c'è la possibilità che elementi chiave delle infrastrutture governative vengano manomessi. [...] L'Unione Sovietica è fallita molti anni fa e il mondo non ha dimenticato la brutalità di quel regime. Tutto il mondo le opporrà resistenza. Questa è una guerra che lei non può vincere, a prescindere da quanto potere lei pensi di avere. Noi siamo Anonymous, noi siamo una legione».
E così, la prima cosa accaduta all'interno dell'operazione denominata "OpRussia" è stato l'hackeraggio dei canali della TV di stato russa, che hanno iniziato a trasmettere la realtà di ciò che sta accadendo in Ucraina, comprese le bombe sugli edifici residenziali. A reti unificate, sono poi state trasmesse canzoni ucraine.
Successivamente, il collettivo hacker ha reso irraggiungibili i portali di compagnie come Gazprom, Rosneft e Lukoil: tutte aziende legate all'energia che si occupano di gestire il gas e il petrolio russo.
Sempre da Anonymous vengono confermati gli attacchi ai siti governativi della Bielorussia, qui sono stati colpiti i siti dell'esercito e di diversi ministeri.
L'ultima azione rivendicata dagli hacker è stato un attacco contro le ferrovie bielorusse: «Tutti i servizi sono fuori uso e resteranno disattivati finché le forze russe non lasceranno il territorio della Bielorussia», ha affermato l'organizzazione, che ha bloccato anche i siti web delle banche del Paese.
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