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Tu sei qui: RubrichePersonaggiPapa Francesco in Iraq: in volo il suo "angelo custode" è sempre Rino Anastasio
Scritto da (redazione), giovedì 4 marzo 2021 18:01:01
Ultimo aggiornamento giovedì 4 marzo 2021 18:05:03
Papa Francesco decollerà domani da Roma Fiumicino con un aereo Alitalia per il viaggio apostolico in Iraq con un volo completamente Covid free. Per la crisi pandemica attuale dovuta alla diffusione del Covid-19, sono state prese particolari precauzioni ed è stato applicato uno speciale protocollo sanitario. Con questo viaggio a Baghdad il Pontefice riprende i voli internazionali interrotti lo scorso anno dall'inizio della pandemia da Covid-19. "Il Padre di tutti i viaggi", così come ha titolato anche la rivista San Francesco di Assisi, racchiuso in queste parole che il Santo Padre ha voluto inviare al popolo iracheno con un videomessaggio: «Giungo tra voi come pellegrino di pace a ripetere: 'voi siete tutti fratelli'. Sì, vengo come pellegrino di pace in cerca di fraternità animato dal desiderio di pregare insieme e di camminare insieme anche con i fratelli e le sorelle di altre tradizioni religiose nel segno del padre Abramo che che riunisce in un'unica famiglia musulmani ebrei e cristiani».
Il viaggio in Iraq era un sogno che non fu mai realizzato da Papa Wojtyla. Quel lembo di terra tra il Tigri e l'Eufrate, da dove - secondo la narrazione biblica - Abramo, padre delle tre fedi monoteistiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam), partì accogliendo la chiamata di Dio, era stato - da sempre - nel cuore del pontefice polacco. Il suo desiderio era quello di preparare questo pellegrinaggio con quello a Ur dei Caldei, in Iraq, dove tutto ebbe inizio. Il viaggio era già pronto a dicembre del 1999 ma fu impedito dalla guerra. Ora Papa Francesco, che aveva già in programma questa destinazione ancor prima che scoppiasse la pandemia, desidera fortemente realizzare quel sogno. Come ci dice Padre Enzo Fortunato, «saranno quattro giorni di visita molto intensa che sono la risposta a quanti hanno puntato il dito contro Bergoglio, accusandolo di pensare solamente ai profughi dimenticando i tantissimi cristiani che subiscono persecuzioni. Personalmente sono convinto che il Papa sa quando agire, come agire e perché agire. Senza lasciarsi strumentalizzare».
All'aeroporto di Fiumicino, a salutare sottobordo il Santo Padre, ci sarà il Commissario Straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande. L'atterraggio all'aeroporto di Baghdad è previsto per le 14:00 locali. Il volo sarà effettuato con un Airbus A330, intitolato al pittore trecentesco Giotto. Il Pontefice rientrerà in Italia, lunedì 8 marzo, sempre con Alitalia alle ore 12.45 all'aeroporto di Roma Ciampino.
Ad accompagnare Papa Francesco, un equipaggio di undici persone composto da tre piloti e otto assistenti di volo coordinati da Rino Anastasio nostro concittadino di Ravello, originario di Amalfi, che si occupa dei voli speciali per la compagnia e che ha già curato in precedenza i servizi in volo per i viaggi apostolici in tutto il mondo con Sua Santità Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI. Il supervisore delle attività di bordo sarà il comandante Alberto Colautti, 15mila ore di volo, capo dei piloti Airbus, 59 anni, friulano, ex elicotterista della Marina Militare, esperto di resilienza e processi cognitivi. Insieme a lui il comandante Roberto Vallicelli, 56 anni, romagnolo di Castrocaro Terme, 19mila ore di volo in parte accumulate in Air Mauritius per un accordo tra le due compagnie, e il primo ufficiale Giovanni Gola, 55 anni, romano, 15mila ore di volo. Con Papa Francesco, oltre alla delegazione pontificia, viaggeranno i rappresentanti della stampa italiana e internazionale. Presente a bordo anche il team Alitalia dedicato ai voli speciali.
Quello in Iraq sarà il 180esimo volo papale Alitalia.
Dal 1964, in occasione del viaggio in Terra Santa di Paolo VI, Alitalia è la compagnia di riferimento della Santa Sede per i Viaggi Apostolici all'estero.
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