Tu sei qui: PoliticaIl Sindaco di Atrani risponde alle accuse di Vuilleumier: «Stupore e meraviglia per l'assenza alla festa patronale»
Inserito da (Admin), giovedì 25 luglio 2024 19:41:55
Non tarda ad arrivare la risposta del sindaco di Atrani, Michele Siravo, alla missiva inviatagli dal primo cittadino di Ravello, Paolo Vuilleumier, in cui spiegava i motivi per i quali non avrebbe preso parte, nonostante l'invito, ai solenni festeggiamenti in onore di Santa Maria Maddalena, lo scorso 22 luglio (Leggi l'articolo qui).
Con una nota inviata per conoscenza anche ai membri del Consiglio Comunale e ai dipendenti del Comune di Ravello nonché alla Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi, Siravo esprime «stupore e meraviglia» nell'apprendere della mancata partecipazione del suo collega alla festa patronale del piccolo borgo, scegliendo proprio «la ricorrenza della Festa patronale della nostra comunità quale occasione per esternare il suo rancore, legato probabilmente al mancato sostegno da parte del Comune di Atrani alla sua candidatura alla presidenza dell'assemblea dell'Azienda Speciale Consortile per i Servizi Sociali, quando, invece, poteva esprimere questo suo risentimento già nella nota del 21 giugno, nel momento in cui mi ha fatto le congratulazioni per la mia elezione a Sindaco della splendida comunità di Atrani».
Di seguito i chiarimenti del Primo Cittadino.
1. Ricorso del Comune di Ravello contro il Comune di Atrani: questo è un dato di fatto. Il TAR Salerno, con sentenza dell'11 giugno 2024, ha respinto il ricorso del Comune di Ravello avanzato per annullare una delibera approvata dal Consiglio Comunale di Atrani. Questa delibera è nata dall'esigenza del Comune di Atrani di sopperire alla carenza di loculi e posti per inumazione, e il Comune di Atrani, come ben saprà, deve garantire in primis la sepoltura ai cittadini di Atrani nel cimitero di nostra proprietà. Invece di venire incontro all'esigenza del Comune di Atrani e poter dialogare, ha preferito far ricorso alla giustizia amministrativa.
2. Ordinanza sui Posti Auto: anche questo è un dato di fatto. L'8 maggio 2024, la Provincia di Salerno l'ha invitata a rispettare la normativa vigente sulla strada ex SS373, ovvero a rimuovere la segnaletica di colore blu ed a ripristinare quella di colore giallo, insieme alle tabelle segnaletiche indicanti la sosta libera consentita ai soli residenti di Atrani muniti di apposito contrassegno, come da ordinanza 99/2006 della Provincia di Salerno, Ente proprietario della strada.
3. Crollo sulla Strada Pedonale Atrani-Ravello: Questa problematica era ben conosciuta e, infatti, il 21 giugno u.s., ha chiesto un incontro per risolverla. Ben volentieri abbiamo risposto positivamente alla sua richiesta in uno spirito di collaborazione tra amministrazioni e buon vicinato. L'incontro, tenutosi il 10 luglio tra i nostri uffici tecnici, per quanto mi è dato sapere, è stato positivo, fruttuoso e collaborativo.
4. In merito alla cooperazione, sorge spontanea una domanda: quante volte, Lei, in qualità di Autorità Comunale di Protezione Civile, ha preso iniziative come soggetto attuatore, cosa che negli ultimi anni hanno fatto Atrani e Scala, per effettuare le opere di manutenzione alle opere idrauliche del pericoloso torrente Dragone (asse torrentizio che insiste sul territorio dei nostri comuni) e che sono a difesa dei centri abitati?
In sostanza, la nota del 26 maggio 2024 non riporta alcun «falso», men che meno in essa possono rinvenirsi «accuse mosse al Comune di Ravello». Con ogni probabilità, ha semplicemente frainteso il contenuto della predetta nota, connotata, diversamente da quanto da Lei asserito, da serenità e sincerità. Forse che era troppo concentrato sulla candidatura per la nomina a Presidente dell'Assemblea dell'Azienda Speciale Consortile dei Servizi Sociali?
Ad ogni modo, rimango molto sorpreso del suo "cambio di passo".
In merito alla Sua asserzione «Nel tempo, questi stretti rapporti di buon vicinato si sono concretizzati in atti di concessione da parte del Comune di Ravello a quello di Atrani», credo che ogni tanto - prima di scrivere - sia necessario farsi «un bagno di umiltà», perché non ho capito a cosa si riferiscano queste ipotetiche «concessioni» del Comune di Ravello, tenuto anche conto che, poco prima, la Sua nota riporta che «i cittadini ravellesi residenti dell'intera frazione Castiglione fruiscono di tanti servizi del tuo splendido borgo, più ancora che di quelli di Ravello stessa».
Pura contraddizione, ma non è questo il punto cruciale della Sua nota.
Mi rammarica profondamente vedere come questi aspetti amministrativi siano stati confusi con un evento di carattere sociale e religioso come la festa patronale in onore di Santa Maria Maddalena, coordinata in maniera esemplare dal nostro parroco, tra l'altro suo concittadino, e dal comitato feste S.M. Maddalena. Tale celebrazione rappresenta un momento di unione e di condivisione per le nostre comunità, indipendentemente dalle divergenze politiche o amministrative. Invito quindi a distinguere chiaramente questi due ambiti, convinto che la partecipazione a tali eventi possa contribuire a rafforzare il legame tra i nostri cittadini. La festa patronale è un'occasione per mettere da parte le divergenze e celebrare insieme i valori che ci uniscono, favorendo un clima di cooperazione: un po' come avviene per i giochi olimpici, dove i conflitti vengono messi da parte per celebrare lo spirito di amicizia e di competizione leale.
Poiché il sottoscritto sa scindere chiaramente questi due aspetti, Le confermo che accolgo il suo invito del 23 luglio 2024 e presenzierò ai solenni festeggiamenti del Santo Patrono di Ravello, San Pantaleone da Nicodemia, che si terranno il prossimo 27 luglio. Partecipare al corteo processionale, come Lei ha asserito, rappresenta «un solenne momento di fede e di tradizione, fortemente radicato nella comunità ravellese». Non potrei mai mancare ai solenni festeggiamenti del Santo Patrono di Ravello perché, diversamente, farei una grande scortesia alla popolazione "nostra amica" di Ravello, alla parte ecclesiastica e al comitato feste che si occupa dei festeggiamenti. Al di sopra dei nostri ruoli politici, io metto sempre davanti il valore del rispetto. Confermo anche la mia presenza al momento di convivialità perché ciò rappresenta un'occasione per consolidare i legami personali e istituzionali tra i Comuni della Costiera, scambiandoci idee e progetti in un contesto informale e sereno.
Ribadisco che siamo sempre aperti al dialogo e disponibili a partecipare ad eventi o altre occasioni che coinvolgono le nostre comunità, con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione, la cooperazione e il rispetto reciproco.
Voglio inoltre confermare che la sua nota è stata resa edotta al Gruppo Atrani Futura, però le chiedo anche io una cortesia: estendere questa mia nota, con tutti gli allegati, agli attori che ha chiamato in gioco nella sua lettera, ovvero a tutti i componenti del Consiglio Comunale di cui fa parte, a tutti i dipendenti del suo Comune (considerato che ha scritto che sono state mosse "accuse" al Comune di Ravello) e anche ai componenti della Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi da Lei citata nella nota.
Ci tengo a sottolineare che la sua assenza alla nostra festa patronale in onore di Santa Maria Maddalena non scalfisce il nostro impegno per la cooperazione e collaborazione tra le nostre comunità, anche perché dalla numerosa presenza di Ravellesi presenti durante la funzione religiosa e la processione ad Atrani posso presupporre che non tutti i suoi concittadini condividono la sua scelta di "assenza". Siamo sempre pronti a collaborare sui tavoli istituzionali, tenendo presente che sul tavolo delle trattative tutti i Comuni hanno pari dignità, a prescindere dalla grandezza territoriale e dal numero degli abitanti; collaborazione già avvenuta nell'incontro tecnico del 10 luglio 2024 volto a risolvere la problematica del crollo sulla strada pedonale Atrani-Ravello.
Da ultimo, posto che con queste note abbiamo solo sottratto tempo prezioso allo svolgimento dei rispettivi ruoli, il mio invito è quello di "mettere i piedi sul pianeta Terra" e di concentrarci sui reali problemi delle nostre comunità, che - purtroppo - sono tanti e seri.
Di questo tempo perso faccio "mea culpa": ma non accadrà più», conclude il sindaco Siravo.
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