Politica«False e sgradevoli le parole con cui Andria decide di uscire dal Pd», per Landolfi è «un miracolo l’autonomia salernitana»

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«False e sgradevoli le parole con cui Andria decide di uscire dal Pd», per Landolfi è «un miracolo l’autonomia salernitana»

«Le parole con cui Alfonso Andria decide di uscire dal Pd sono false e sgradevoli nel merito e sbagliate nei tempi. Il Partito Democratico della provincia di Salerno è arrivato a una proposta sulle candidature per effetto di una deliberazione approvata all’unanimità dalla Direzione Provinciale e, poi, difesa e confermata nelle scelte nazionali». A dirlo è Nicola Landolfi, Presidente Regionale Assemblea PD

Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 20 agosto 2022 10:43:45

«Le parole con cui Alfonso Andria decide di uscire dal Pd sono false e sgradevoli nel merito e sbagliate nei tempi. Il Partito Democratico della provincia di Salerno è arrivato a una proposta sulle candidature per effetto di una deliberazione approvata all'unanimità dalla Direzione Provinciale e, poi, difesa e confermata nelle scelte nazionali».

A dirlo è Nicola Landolfi, Presidente Regionale Assemblea PD, replicando alla dichiarazione dell'ex parlamentare europeo, che nella missiva di abbandono del partito scriveva: "L'individuazione delle candidature alle imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento attraverso una riunione lampo della Direzione provinciale, la fase tuttora in corso dei ritocchi alla compilazione delle liste a livello nazionale - caratterizzata dalle vicende disinvolte delle ultime ore e perciò ancor più imbarazzanti - rendono l'idea non di un partito politico ma di un edificio dalle porte girevoli del quale servirsi a seconda delle convenienze".

«Vista l'imminente campagna elettorale, questo sarebbe il tempo - prosegue Landolfi - del lavoro politico finalizzato al conseguimento di un risultato e non delle polemiche postume, delle recriminazioni fini a sé stesse, inutilmente astiose e offensive verso centinaia di militanti. È stato un miracolo, altro che "porte girevoli", mantenere il punto nel merito, garantendo l'autonomia della provincia salernitana, in un quadro reso ancor più difficile dal tipo di legge elettorale e dalla diminuzione dei seggi elettivi».

«Continuiamo, allora, il nostro lavoro senza distrazioni o esitazioni e, soprattutto, senza logiche ne padronali né (tantomeno) notabilari ma, al contrario, chiamando tutti all'impegno unitario e responsabile in vista del 25 settembre», chiosa.

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