Tu sei qui: PoliticaCollegamento pedonale Atrani–Ravello, Sindaco Siravo chiede chiarimenti sulla messa in sicurezza
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 17 ottobre 2025 15:11:54
Riceviamo e pubblichiamo la missiva del Sindaco di Atrani, Michele Siravo, a integrazione dell'articolo pubblicato da noi ieri sul mancato intervento di messa in sicurezza, a quasi due anni dalla segnalazione del pericolo, lungo il sentiero pedonale tra Atrani e Ravello, frequentato da residenti e turisti, esponendo tutti a rischi concreti per la pubblica incolumità. Di seguito il testo integrale.
Il Comune di Atrani ringrazia la redazione per l'attenzione rivolta alle questioni di sicurezza e tutela del territorio. La segnalazione apparsa ieri su Il Vescovado offre l'occasione per ribadire, ancora una volta, l'impegno dell'Amministrazione comunale nel garantire la pubblica incolumità lungo la storica stradina che collega Atrani a Ravello. I fatti riportati all'interno dell'articolo in questione necessitano, tuttavia, di alcune precisazioni.
A seguito della caduta massi del 16 gennaio 2024, il Comune di Atrani, pur non essendo territorialmente competente sull'area da cui si sono verificati i distacchi, ha immediatamente interdetto il transito con apposita ordinanza, richiedendo contestualmente al Comune di Ravello gli interventi di messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante, di sua competenza.
Le ultime informazioni ufficiali, note al Comune di Atrani, relative all'iter di messa in sicurezza risalgono al 10 luglio 2024, data in cui si è tenuto un incontro tecnico congiunto tra i rappresentanti dei Comuni di Atrani e Ravello, alla presenza del geologo incaricato dal Comune di Ravello, dott. Giuseppe Troisi. In quella sede, come verbalizzato, si convenne che: «Il Comune di Ravello ordinerà al privato di effettuare la verifica, le indagini e tutti gli interventi finalizzati a rimuovere i rischi per la pubblica e privata incolumità; nel contempo, il Comune di Atrani provvederà alla pulizia dell'area denominata Cimiterino, evidenziando che l'area da cui si sono avuti presumibilmente i distacchi si trova, con molta probabilità, in proiezione verticale della particella catastale "omissis" del foglio n. "omissis" intestata al Comune di Atrani. L'ing. Fabrizio Polichetti ribadisce che non vi è alcuna competenza territoriale del Comune di Atrani in merito alla vicenda.»
Per quanto è dato sapere, le informazioni in possesso del Comune di Atrani si fermano all'ordinanza sindacale n. 49 del 31 ottobre 2024 del Comune di Ravello, con la quale è stata revocata una precedente ordinanza emessa nei confronti di soggetti poi risultati non titolari del bene interessato, e che, a sua volta, aveva annullato la precedente ordinanza sindacale n. 7 del 6 febbraio 2024.
Da allora, al Comune di Atrani, non sono pervenuti ulteriori aggiornamenti ufficiali sul prosieguo dell'iter di messa in sicurezza. Per questo motivo, il 30 gennaio 2025, il Comune di Atrani ha trasmesso una nota ufficiale (prot. n. 841/2025) al Comune di Ravello per richiedere chiarimenti e aggiornamenti sull'iter, anche in relazione alle dichiarazioni rese in Consiglio comunale (29.01.2025) dal consigliere di Ravello, Nicola Fiore, per quanto è dato sapere, geometra di professione. Egli, in quella sede, ha dichiarato quanto segue: «Il distacco di materiale che ha determinato la chiusura della strada è avvenuto dall'aggrottamento che risulta essere la copertura di una proprietà in capo al Comune di Atrani, e quindi ci sarebbe una situazione catastale insolita, poiché il Comune di Atrani ha una proprietà di suolo al di sotto del territorio di Ravello ove c'è un aggrottamento ovvero il vecchio cimitero di Atrani, per cui i proprietari del soprassuolo sostengono che il distacco sia avvenuto dall' aggrottamento e l'aggrottamento sia parte della proprietà del Comune di Atrani. Quindi c'è questa questione in ballo per cui il Comune di Atrani ha ritenuto di chiudere la strada; il Comune di Ravello invece non ha ritenuto di chiudere la strada perché ritiene che la situazione sia stata in parte rimossa e quindi c'è questa difficoltà di capire effettivamente il distacco da dove è avvenuto, d'altronde c'è stato un ricorso al TAR dei privati, i quali hanno eccepito che il distacco non è avvenuto nella loro proprietà. hanno avuto ragione e il Comune è stato soccombente».
Posto che tali affermazioni hanno direttamente coinvolto il Comune di Atrani e non sono risultate in linea con quanto emerge dal verbale dell'incontro tecnico congiunto del 10 luglio 2024, l'Amministrazione comunale di Atrani ha ritenuto doveroso chiedere un riscontro formale per chiarire la situazione e consentire la riapertura della strada in sicurezza. È utile ricordare che la competenza sulla chiusura o riapertura della strada spetta al Comune di Atrani, poiché la stradina ricade interamente nel suo territorio. Per questo motivo, le dichiarazioni del consigliere Fiore appaiono quantomeno inusuali, laddove egli afferma che «il Comune di Atrani ha ritenuto di chiudere la strada, mentre il Comune di Ravello non ha ritenuto di chiuderla perché ritiene che la situazione sia stata in parte rimossa.» Se è vero che «la situazione è stata in parte rimossa», come sostenuto nel corso del Consiglio comunale di Ravello del 29.01.2025, basterebbe una comunicazione formale del Comune di Ravello, attestante l'avvenuta messa in sicurezza del costone e la rimozione del pericolo, affinché il Comune di Atrani, un minuto dopo, possa riaprire la strada al transito pedonale. Ed è proprio questo il senso della nota inviata il 30 gennaio 2025, che si allega alla presente comunicazione per completezza di informazioni ed a sostegno di quanto finora esposto. Ad oggi, tuttavia, non è pervenuta alcuna risposta ufficiale da parte del Comune di Ravello.
Nel frattempo, per motivi di sicurezza, il Comune di Atrani provvederà nuovamente a riposizionare cartelli e barriere per interdire l'accesso, come già avvenuto in passato. Tuttavia, la vera soluzione non può limitarsi a misure temporanee: è necessario risolvere definitivamente il problema, restituendo a cittadini e visitatori la possibilità di percorrere in piena sicurezza l'antica stradina, che nei secoli ha unito Atrani e Ravello, la stessa via percorsa anche da Maurits Cornelis Escher, ispirato dai paesaggi verticali della nostra valle.
Come il Comune di Atrani ha più volte evidenziato nelle proprie note, sul dissesto idrogeologico del torrente Dragone solo la collaborazione tra gli enti può portare a risultati concreti. Il torrente Dragone, infatti, si estende per circa 7,5 chilometri, dei quali solo gli ultimi 300 metri ricadono nel territorio di Atrani: un esempio emblematico di come le criticità idrogeologiche richiedano un approccio condiviso e coordinato. Lo stesso vale per via Carmine: la stradina appartiene al Comune di Atrani, ma il costone sovrastante, da cui provengono i distacchi, ricade nel territorio di Ravello. L'Amministrazione comunale di Atrani rinnova la massima disponibilità alla cooperazione istituzionale, nel rispetto delle reciproche competenze, per favorire la messa in sicurezza definitiva del percorso e la sua riapertura al pubblico. La tutela del territorio e la valorizzazione dei luoghi storici che uniscono le nostre comunità restano un bene comune, da difendere con responsabilità, chiarezza e spirito di leale collaborazione.
Non è tempo di scaricare responsabilità, ma di agire insieme. Se il Comune di Ravello ritiene che il costone sia stato messo in sicurezza, basta una semplice comunicazione ufficiale: un minuto dopo, il Comune di Atrani è pronto a riaprire la strada. La nostra priorità resta la sicurezza dei cittadini e dei visitatori, e la volontà di restituire a tutti l'antica via di collegamento tra Atrani e Ravello, simbolo di storia, identità e bellezza della Costiera Amalfitana.
Atrani, 16 ottobre 2025
(Foto: Massimiliano D'Uva)
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