PoliticaCetara, Sindaco replica ad ENPA: «Non abbiamo chiesto di affamare i gatti, ma di fornire loro il cibo in casa propria»

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Cetara, Sindaco replica ad ENPA: «Non abbiamo chiesto di affamare i gatti, ma di fornire loro il cibo in casa propria»

"Il problema del paese in questo momento non è il randagismo, è l’igiene urbana, perché tante persone (pur in buona fede) tengono comportamenti assolutamente errati, anche per la stessa salute degli animali, lasciando per strada ogni genere di alimento e residuo alimentare domestico, così che gli animali rilasciano vomito ed escrementi liquidi e maleodoranti"

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 11 ottobre 2023 12:22:45

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inoltratoci dal Sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, che ha voluto replicare all'ENPA dopo le dichiarazioni del presidente in merito al manifesto inerente i gatti randagi. Il Primo cittadino, diffidato a togliere i manifesti, ha voluto specificare che l'intento degli stessi non era quello di affamare i gatti, ma di chiedere ai residenti di non lasciare il cibo in strada, perché attrae topi e insetti infestanti, bensì di metterlo a disposizione degli animali in casa propria.

 

Di seguito il testo integrale.

 

Dalla gogna mediatica che ci ha travolto in questi giorni, abbiamo imparato che i social possono diventare occasione di sfogo incontrollato di malcontenti e odi repressi tendenzialmente idonei a travalicare i limiti del diritto di critica. Inoltre, molto spesso le persone si fermano al titolo o alla singola parola fraintendendo, e talvolta stravolgendo, il significato reale dell'intero testo.

Ciò premesso, il manifesto contestato non è un divieto né tantomeno un'ordinanza sindacale, è semplicemente un invito in questo precipuo frangente per prevenire un'eventuale allerta sanitaria, determinata dalla presenza di agenti infestanti (topi, blatte, ecc.) attirati dal cibo lasciato per strada.

L'invito non è quello di affamare i gatti, bensì, in questo periodo, quello di fornire loro il cibo presso la propria abitazione, al fine di garantire la pulizia dei residui e mantenere buone condizioni igienico-sanitarie.

Il problema del paese in questo momento non è il randagismo, è l'igiene urbana, perché tante persone (pur in buona fede) tengono comportamenti assolutamente errati, anche per la stessa salute degli animali, lasciando per strada ogni genere di alimento e residuo alimentare domestico, così che gli animali rilasciano vomito ed escrementi liquidi e maleodoranti. Inoltre, spesso lasciano a terra buste, piatti di plastica, contenitori di ogni tipo, addirittura lenzuola, contro ogni norma di decoro urbano e buon senso.

Gli operatori ecologici tutti i giorni passano a ripulire i vicoli, ma nei caratteristici e irti vicoletti costieri certamente non c'è la possibilità di installare pompe idranti per un lavaggio e una sanificazione giornalieri.

Il Comune già da tempo aveva contattato il servizio veterinario dell'Asl che ha avviato un piano di sterilizzazione.

Per quanto riguarda le offese, le ingiurie e gli epiteti denigratori ricevuti e registrati, qualora tali comportamenti divenissero lesivi, verranno valutate tutte le azioni necessarie, anche giudiziarie, a tutela dell'immagine dell'Ente oltre che dei singoli amministratori coinvolti!

 

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